Intercettazioni e contrasto a incendi boschivi: provvedimento in Gazzetta

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Intercettazioni e contrasto a incendi boschivi: provvedimento in Gazzetta

Nella seduta del Consiglio dei ministri del 7 agosto 2023, è stato approvato, tra gli altri provvedimenti, un decreto legge recante disposizioni urgenti in vari ambiti, comprese norme in materia di processo penale, processo civile e di contrasto agli incendi boschivi.

Il provvedimento - decreto legge n. 105 del 10 agosto 2023 - ha trovato spazio nella Gazzetta Ufficiale n. 186 del 10 agosto ed è vigente dall'11 agosto.

Reato di incendio boschivo, aumento delle pene

Le norme approvate introducono un aumento delle pene editali, minime e massime, per il reato di incendio boschivo.

Nel dettaglio, la pena minima per il delitto di incendio boschivo passa da quattro anni a sei anni di reclusione per la fattispecie di incendio doloso e da uno a due anni di reclusione per la fattispecie di incendio colposo.

E' introdotta, a seguire, una nuova circostanza aggravante, ad effetto speciale dell’ipotesi dolosa, con un aumento di pena da un terzo alla metà, per avere commesso il fatto "con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti allo svolgimento di servizi nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi boschivi o al fine di trarne profitto per sé o per altri".

Vengono previste, in altri termini, aggravanti ad effetto speciale per chi commette il reato con abuso delle proprie funzioni di pubblico ufficiale o comunque di incaricato di fatto.

Intercettazioni estese a nuovi reati

Le ulteriori misure introdotte sono volte al contrasto della criminalità organizzata, per come evidenziato dal Guardasigilli, Carlo Nordio, nel corso della conferenza stampa di fine seduta.

A tal fine è stata estesa, a nuovi reati, la possibilità di effettuare intercettazioni secondo la disciplina speciale prevista nelle indagini per un delitto di criminalità organizzata o di minaccia col mezzo del telefono, che prevede condizioni meno stringenti per l’autorizzazione e la proroga delle intercettazioni stesse.

Tale disciplina viene resa applicabile anche a fattispecie di reato che esprimono un’offensività omogenea rispetto a quelle di criminalità organizzata, consistenti sia in reati tipicizzati sia in reati che risultino aggravati dalla finalità di terrorismo o dall'utilizzo dei metodi mafiosi.

Sono coinvolti, in particolare, i delitti, consumati o tentati di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti e di sequestro di persona a scopo di estorsione, oppure i delitti commessi con finalità di terrorismo o avvalendosi delle condizioni tipiche della mafia o al fine di agevolare l'attività delle associazioni mafiose.

Le nuove disposizioni si applicano anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del decreto-legge.

Magistrati, corsi di formazione

L'articolo 4 del Decreto- legge n. 105/2023 contiene disposizioni in materia di corsi di formazione per i magistrati.

Si prevede che possano concorrere all'attribuzione degli incarichi direttivi e semidirettivi, sia requirenti che giudicanti, sia di primo che di secondo grado, soltanto i magistrati che abbiano partecipato al corso di formazione in data risalente a non più di cinque anni prima del termine finale per la presentazione della domanda indicato nel bando di concorso.

Disposto, però, un esonero dalla partecipazione al corso di formazione: i magistrati che nel medesimo periodo di tempo abbiano svolto funzioni direttive o semidirettive, anche solo per una porzione del periodo indicato.

Per finire, è stato adottato un provvedimento che, su richiesta dei procuratori della Repubblica e della Direzione nazionale antimafia, mira a garantire la sicurezza e la certezza dei dati delle intercettazioni attraverso un intervento di riorganizzazione puramente tecnologico.

Si prevede, a tal fine, l’istituzione di apposite infrastrutture digitali interdistrettuali, dirette a realizzare, per le attività d’intercettazione, più elevati ed uniformi livelli di sicurezza, un aggiornamento tecnologico adeguato alla delicatezza della materia, una maggiore efficienza, economicità e capacità di risparmio energetico dei sistemi informativi.

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