Giustizia civile: confronto avvocati - Giustizia su criticità anticipazione

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Giustizia civile: confronto avvocati - Giustizia su criticità anticipazione

CNF e OCF hanno illustrato al capo di Gabinetto del ministero della Giustizia le ragioni e le preoccupazioni connesse all'anticipazione dell'entrata in vigore della riforma.

CNF e OCF: tribunali civili a rischio caos

Le modifiche, anche strutturali, dell'assetto della giustizia civile, senza il necessario adeguamento di mezzi, risorse e strumenti, non saranno funzionali al recupero di efficienza richiesto dall’Europa, ma anzi "finiranno per aggravare la già grave e critica situazione attuale".

Senza contare le difficoltà “interpretativedel regime applicabile nell’immediato, "con riferimento a molteplici aspetti legati alla fase introduttiva del processo di cognizione e alle norme anticipate relative ai procedimenti di famiglie e minori". 

Sono i motivi che il Consiglio nazionale forense, a mezzo della Presidente, Maria Masi, ha spiegato essere alla base della contrarietà manifestata dall'Avvocatura all'intervento governativo volto ad anticipare l’entrata in vigore di diverse norme della recente riforma del processo civile.

I motivi e le preoccupazioni degli avvocati, per come confermati anche dall'Organismo congressuale forense, sono stati esposti al capo di Gabinetto del ministero della Giustizia, Alberto Rizzo, nel corso di un incontro tenuto l'11 gennaio 2023, nel quale le parti si sono confrontate sui problemi organizzativi legati all’anticipazione al 1° marzo 2023 dell’entrata in vigore della riforma, inizialmente prevista per il 30 giugno 2023.

Durante l'incontro - si legge in un comunicato congiunto di CNF e OCF del 12 gennaio 2023 - gli avvocati hanno colto l’occasione anche per ribadire le già evidenziate criticità che la riforma del processo civile presenta.

Nella nota, i rappresentanti di CNF e OCF si sono detti comunque "confortati" dalla disponibilità manifestata dal capo di Gabinetto sia di intervenire sulle molteplici disfunzioni del sistema informatico e digitale, sia di ampliare la possibilità di interventi correttivi, anche su proposta dell’avvocatura "su cui attualmente grava il peso maggiore, se non unico degli oneri del “rinnovato” processo civile, senza onori".

Secondo quanto si apprende, Rizzo avrebbe rassicurato sul fatto che le osservazioni e raccomandazioni contenute nel documento allo stesso consegnato dall'OCF "verranno adeguatamente valorizzate e si cercherà di intervenire nell'ambito dei regolamenti attuativi".

Per quanto riguarda, inoltre, i diversi problemi rilevati nelle infrastrutture informatiche, è stata resa nota l'urgente convocazione di un incontro, tenutosi con il Capo del dipartimento, Vincenzo De Lise, in esito al quale si è potuto apprendere che, per il futuro, gli interventi di manutenzione saranno meno frequenti e preannunciati con congruo anticipo.

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