Giudice tributario, i nuovi compensi fissi e aggiuntivi

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Giudice tributario, i nuovi compensi fissi e aggiuntivi

E' approdato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze del 24 marzo 2023 sulla definizione dei compensi, fissi e aggiuntivi, spettanti ai giudici tributari delle Corti di giustizia tributaria, presenti nel ruolo unico nazionale.

Il provvedimento - nella Gazzetta Ufficiale n. 109 dell'11 maggio 2023 - stabilisce l'ammontare dei predetti compensi, in considerazione delle disposizioni introdotte dalla Legge n. 130/2022.

Il testo è stato adottato dopo l'acquisizione di parere del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria.

L'organo emanante, in particolare, ha ritenuto necessario adottare un unico decreto per la determinazione dei due tipi di compensi, fissi e aggiuntivi, con conseguente abrogazione, a decorrere dal 1° gennaio 2023, dei precedenti decreti.

Tutti i predetti importi sono considerati al lordo delle ritenute di legge.

Compenso fisso dei giudici tributari

In primo luogo, si prevede che il compenso fisso mensile spettante a ciascun componente della Corte di giustizia tributaria, di primo e di secondo grado, è pari a:

  • euro 1.138,50 per il Presidente;
  • euro 1.018,90 per il Presidente di sezione;
  • euro 959,10 per il vice Presidente di sezione;
  • euro 899,30 per il giudice.

Si tratta di un compenso non cumulabile con quello spettante al Presidente di sezione.

Compenso aggiuntivo 

Il compenso aggiuntivo è riconosciuto per ogni ricorso definito.

Esso è stabilito in euro 100,00, oltre alla maggiorazione di euro 1,50 da corrispondere, come rimborso forfetario delle spese, a ciascun giudice tributario componente che risieda in comune della stessa regione diverso da quello in cui ha sede la medesima Corte.

Di seguito la ripartizione del compenso aggiuntivo di euro 100,00:

  • euro 4,50 per il Presidente;
  • euro 2,50 per il vice Presidente di sezione;
  • euro 11,50 per l'estensore;
  • euro 26,00 per ognuno dei componenti del collegio giudicante.

Se il ricorso è definito con provvedimento presidenziale non impugnato mediante reclamo, il compenso aggiuntivo spetta al solo giudice estensore del provvedimento ed è stabilito in euro 12,50, oltre alla maggiorazione di cui sopra, a titolo di rimborso forfetario.

Le ripartizioni, infine, cambiano in caso di definizione del ricorso in composizione monocratica, anche se il compenso aggiuntivo rimane sempre pari a 100 euro.

Entrata in vigore delle modifiche

Il nuovo decreto si applica ai compensi spettanti ai giudici tributari presenti nel ruolo unico nazionale nei seguenti termini:

  • compensi fissi spettanti a decorrere dal 1° gennaio 2023;
  • compensi aggiuntivi in relazione ai ricorsi definiti a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Per i compensi aggiuntivi del giudice tributario monocratico, invece, occorre fare un distinguo a seconda della tipologia di ricorsi.

In particolare, i nuovi importi si applicano:

  • in relazione alle definizioni dei ricorsi fino a 3mila euro notificati a decorrere dal 1° gennaio 2023;
  • in relazione alle definizioni dei ricorsi fino a 5mila euro notificati a decorrere dal 1° luglio 2023.

Giustizia tributaria, le ultime novità

Sempre in tema di giustizia tributaria, per finire, si rammenta:

  • l'avvio, dal 15 maggio 2023, delle nuove regole tecniche per il deposito telematico degli atti e documenti del Processo tributario telematico;
  • che con il Decreto legge Omnibus è stato disposto lo slittamento, al 30 settembre 2023, del termine entro cui devono essere tenute le elezioni del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria.
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