Giovani, donne e Sud: incentivi alle assunzioni in cerca di operatività
Pubblicato il 13 marzo 2025
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Il Decreto Coesione (D.L. 7 maggio 2024, n. 60, convertito con modificazioni dalla L. 4 luglio 2024, n. 95) e la legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207) hanno introdotto nuovi incentivi contributivi per le assunzioni finalizzati a promuovere l'occupazione giovanile, femminile e nelle regioni del Sud. Tuttavia per l'operatività di queste misure si attendono specifici decreti attuativi e istruzioni operative dell'INPS.
Le incertezze sui tempi di attuazione e sulle procedure operative minano l'efficacia reale e l'appeal degli incentivi in parola, che potrebbero invece contribuire significativamente alla crescita dell’occupazione in Italia.
Vediamo quali sono gli incentivi all’assunzione non ancora operativi.
Bonus Giovani under 35
Il decreto Coesione (articolo 22, D.L. 60/2024) introduce un incentivo all’assunzione di giovani under 35 al primo impiego stabile.
L'incentivo consiste in un esonero contributivo destinato ai datori di lavoro privati (esclusi i datori di lavoro domestico) che assumono stabilmente giovani under 35.
Sono agevolati i giovani under 35:
- che non sono stati mai occupati a tempo indeterminato (non è ostativo un precedente apprendistato non proseguito come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato);
- di età inferiore a 35 anni al momento dell’assunzione/trasformazione;
- assunti con qualifica non dirigenziale (operai, impiegati e quadri), a tempo indeterminato o con contratto a termine trasformato in tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025.
Non sono agevolabili i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.
In caso di fruizione parziale da parte del primo datore di lavoro, l’esonero spetta anche per le successive assunzioni dello stesso lavoratore solo per la quota eventualmente residua.
L’esonero è totale, pari al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi premi INAIL) nel rispetto del massimale mensile a lavoratore:
- di 650 euro nelle regioni del Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna);
- di 500 euro per tutte le altre regioni.
La durata massima è di 24 mesi.
L’azienda non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nei 6 mesi precedenti l'assunzione nella medesima unità produttiva.
Se il lavoratore assunto con l’esonero o un altro lavoratore con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva viene licenziato per giustificato motivo oggettivo nei 6 mesi successivi, l’agevolazione viene revocata.
L'agevolazione non è cumulabile con altri esoneri contributivi, ma compatibile con la maxi deduzione fiscale per nuove assunzioni (2024-2027).
L’incentivo ha già ricevuto l’autorizzazione della Commissione UE, ottenuta il 31 gennaio 2025 (decisione n. SA.114799, comunicato del 31 gennaio 2025). Tuttavia, affinché diventi effettivo, è necessaria l’adozione del decreto interministeriale attuativo, il quale definirà nel dettaglio le modalità di applicazione della misura. Il decreto interministeriale, adottato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e pubblicato, nella versione bollinata dalla Ragioneria dello Stato, sul sito del Dipartimento per il programma di Governo è stato successivamente ritirato.
Il decreto attuativo, in particolare, riconosceva il Bonus Giovani solo per gli eventi agevolabili intervenuti a decorrere dalla data di autorizzazione della misura da parte della Commissione europea (e fino al 31 dicembre 2025) e solo per le assunzioni/trasformazioni effettuate successivamente all'autorizzazione dell'INPS, a seguito dell'attivazione dell'apposita piattaforma telematica da parte dello stesso Istituto previdenziale.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha inviato, il 7 marzo 2025, una missiva al Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro, Mauro Nori, chiedendo un intervento presso le autorità comunitarie affinché sia consentito l’accesso al Bonus Giovani under 35 del Decreto Coesione anche per le assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato effettuate a partire dal 1° settembre 2024.
Sciolta ogni riserva e a seguito della pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, l’INPS dovrà emanare le istruzioni operative necessarie per consentire ai datori di lavoro di richiedere e usufruire dell’agevolazione.
Bonus giovani e start-up nei settori strategici
Lo stesso decreto Coesione (articolo 21, D.L. 60/2024) prevede un ulteriore incentivo per i giovani. La misura agevolativa punta a incentivare sia l’occupazione giovanile sia la creazione di nuove imprese in settori chiave per la crescita economica e la transizione digitale ed ecologica.
Destinatari sono i giovani under 35 disoccupati che avviano sul territorio nazionale, a decorrere dal 1° luglio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, un’impresa in settori strategici e che assumono a tempo indeterminato giovani under 35 dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025.
Non sono agevolati i rapporti di lavoro domestico e apprendistato.
L’esonero contributivo è del 100% della contribuzione a carico ditta effettivamente sgravabile (esclusi premi INAIL) per 3 anni (non oltre il 31 dicembre 2028), nel rispetto del massimale di 800 euro mensili per lavoratore.
L’impresa neo costituita può richiedere all’INPS un contributo di 500 euro mensili per la durata massima di tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028, erogato anticipatamente per il numero di mesi interessati allo svolgimento dell'attività imprenditoriale e liquidato annualmente in forma anticipata.
Non è cumulabile con altri esoneri contributivi, ma compatibile con la maxi deduzione fiscale per nuove assunzioni (2024-2027).
Per rendere operativo il beneficio il decreto Coesione ha previsto l’autorizzazione della Commissione UE, l’emanazione del decreto interministeriale attuativo, che definirà i criteri di qualificazione dell'impresa che opera nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica e i criteri di accesso alla misura e le istruzioni INPS.
La Commissione UE (decisione n. SA.114799, comunicato del 31 gennaio 2025) ha tuttavia stabilito che il bonus Giovani e start-up è esente da notifica.
Bonus donne svantaggiate
L’articolo 23 del decreto Coesione introduce una misura agevolativa tesa a promuovere l’occupazione femminile, in particolare, nelle regioni della ZES unica per il Mezzogiorno.
L’esonero è riconosciuto ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025:
- donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea;
- donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un tasso di disparità occupazionale di genere che superi di almeno il 25% la disparità media uomo-donna, annualmente individuate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali (per il 2025 con decreto n. 3217 del 30 dicembre 2024);
- donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.
Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico e apprendistato.
L’esonero contributivo è del 100% per la durata massima di 24 mesi, nel rispetto del massimale di 650 euro mensili per lavoratrice.
L’assunzione deve generare un incremento occupazionale netto rispetto alla media dei 12 mesi precedenti.
L’esonero non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, ma è compatibile, senza alcuna riduzione, con la maxi deduzione fiscale per nuove assunzioni (2024-2027)
Anche per questa misura, l’autorizzazione UE è stata ottenuta il 31 gennaio 2025 (decisione n. SA.114799, comunicato del 31 gennaio 2025) , ma per la sua effettiva operatività è necessario il decreto attuativo interministeriale che stabilisca le modalità di accesso all’incentivo. Successivamente, sarà l’INPS a fornire le istruzioni necessarie per la sua concreta applicazione.
La Commissione UE ha tuttavia stabilito che la prima sottomisura del bonus donne, vale a dire quella riguardante le lavoratrici molto svantaggiate (lavoratrici che non hanno un impiego regolare retribuito da almeno 24 mesi) è esente da notifica.
Decontribuzione Sud grandi imprese
La legge di Bilancio 2025 (commi da 413 a 421 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2024, n. 207) in sostituzione di Decontribuzione Sud introduce, a sostegno dell’occupazione nelle regioni del Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), due incentivi all’assunzione: Decontribuzione Sud PMI e Decontribuzione Grandi imprese.
Mentre Decontribuzione Sud PMI è già operativa e fruibile, per Decontribuzione Sud Grandi imprese si attende l’autorizzazione della Commissione UE e successive istruzioni dell’INPS.
Destinatarie dell’incentivo sono le imprese con più di 250 dipendenti, esclusi i datori di lavoro domestici, del settore agricolo, gli enti pubblici economici e gli altri enti equiparabili ai datori di lavoro privati.
L’incentivo dura massimo 12 mesi ed è concesso - per ogni assunzione a tempo indeterminato effettuata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna - nelle seguenti misure e con i seguenti massimali di agevolazione.
Anno |
Percentuale di esonero |
Massimale mensile |
2025 - Assunzioni 2024 |
25% |
145 euro |
2026 - Assunzioni 2025 |
20% |
125 euro |
2027 - Assunzioni 2026 |
20% |
125 euro |
2028 - Assunzioni 2027 |
20% |
100 euro |
2029 - Assunzioni 2028 |
15% |
75 euro |
Non sono agevolabili i rapporti di apprendistato.
Necessario un incremento occupazionale netto rispetto all’anno precedente.
Tabella riepilogativa degli incentivi
Incentivo |
Beneficiari |
Durata |
Massimale mensile |
Stato di operatività |
Datori di lavoro privati |
24 mesi |
500-650 euro |
Decreto attuativo e istruzioni INPS |
|
Giovani imprenditori e datori di lavoro privati |
36 mesi |
800 euro (lavoratori) / 500 euro (imprenditori) |
Decreto attuativo e istruzioni INPS |
|
Datori di lavoro privati |
24 mesi |
650 euro |
Decreto attuativo e istruzioni INPS |
|
Imprese con più di 250 dipendenti |
12 mesi |
145 euro per l’anno 2025 (a scalare per altri anni fino al 2029) |
Autorizzazione UE e istruzioni INPS |
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