Giornale on-line. No al sequestro preventivo se non ammesso per il "cartaceo"

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La testata telematica, in quanto assimilabile a quella tradizionale, rientra nel concetto ampio di "stampa", di modo che soggiace alla medesima normativa che disciplina l'attività di informazione professionale diretta al pubblico. Ne deriva che il giornale on-line, così come quello cartaceo, non può essere sottoposto a sequestro preventivo, se non nei casi espressamente previsti dalla legge, tra i quali non rientra il reato di diffamazione a mezzo stampa.

E' quanto dedotto dalla Corte di Cassazione, Sezioni Unite penali, con sentenza n. 31022 depositata il 17 luglio 2015, annullando l'ordinanza con cui il Tribunale del riesame aveva confermato il sequestro preventivo mediante "oscuramento" di una rivista telematica, nell'ambito di un procedimento penale a carico di due giornalisti, accusati per diffamazione ai danni di un magistrato.

In risposta dei quesiti ad esse sottoposti dalla Sezione rimettente (assegnataria del  ricorso), le Sezioni Unite hanno precisato come il giornale telematico, sia esso riproduzione di quello cartaceo oppure unica fonte di informazione professionale, soggiace alla normativa sulla stampa, in quanto ontologicamente e funzionalmente assimilabile alla pubblicazione cartacea.

Si tratta infatti di un vero e proprio prodotto editoriale, con una sua testata identificativa, diffuso con regolarità in rete e con la finalità di raccogliere e commentare le notizie di attualità dirette al pubblico. Ha inoltre un direttore responsabile iscritto all'Albo dei giornalisti, ha un hosting provider che funge da stampatore ed è registrato presso il Tribunale del luogo dove ha sede la redazione.

Conseguentemente la "stampa telematica", al pari di quella tradizionale, in quanto emancipata da qualsiasi forma di censura, non può essere sottoposta a sequestro preventivo, se non nei casi eccezionalmente previsti dalla normativa in materia (che per l'appunto non contempla la diffamazione) e soggiace alle norme che disciplinano la responsabilità per gli illeciti commessi.