Garante Privacy: censimento Istat con alternative al “faccia a faccia”
Pubblicato il 06 ottobre 2018
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Il Garante per la protezione dei dati personali ha autorizzato, ai sensi del nuovo Regolamento europeo Privacy, l’avvio, a partire dall’8 ottobre 2018, della prima fase del censimento permanente Istat, ossia la raccolta dati sul campo.
Garante: cittadini siano garantiti
Nel provvedimento di autorizzazione l’Autority ha tuttavia chiesto all’Istituto rilevatore di prevedere che per le famiglie inserite nell’indagine “porta a porta” vengano previste modalità alternative e meno invasive del faccia a faccia, assicurando le medesime garanzie previste per chi invece riceverà a casa la lettera dell’Istat, a cui potrà rispondere anche dal pc o al telefono.
Per il Garante, infatti, la modalità di raccolta “porta a porta” potrebbe determinare una "maggiore ingerenza nella sfera privata" degli interessati che si troverebbero “a dover fornire ad un soggetto estraneo numerose e dettagliate informazioni relative alla propria famiglia e abitazione, a pena di sanzione”.
Lo si apprende da un comunicato pubblicato sul sito Privacy il 5 ottobre scorso.
L’esigenza illustrata dal Garante è quella “di evitare che l’obbligatoria presenza fisica del rilevatore, a cui è necessario fornire direttamente le risposte, possa comportare eccessivi disagi per i cittadini o imbarazzi, soprattutto nelle piccole comunità”.
L’Istat dovrà dunque procedere predisponendo tutte le garanzie e le misure necessarie per conformare il trattamento dei dati alla normativa in materia di protezione dei dati personali.
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