Garante privacy, aperte tre istruttorie sui controlli con i droni

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Garante privacy, aperte tre istruttorie sui controlli con i droni

Previsto un controllo su tutte quelle iniziative che prevedono con troppa facilità l’utilizzo dei droni. Si è assistito, infatti, di recente ad un ricorso molto frequente di questi strumenti per finalità diverse, dagli assembramenti Covid agli illeciti ambientali e abusi edilizi, con il rischio che il loro uso potrebbe risultare lesivo della privacy delle persone riprese.

A tal fine, è intervenuto il Garane della privacy che ha aperto tre istruttorie, che riguardano il comune di Bari, Roma Capitale e l'Asl Roma 3, proprio per l'uso indiscriminato dei droni.

Il Comune di Bari sembra che - in aggiunta alla flotta di droni già utilizzata dalla Polizia locale - ne vorrebbe utilizzare altri per monitorare “eventuali assembramenti incompatibili con le limitazioni dovute alla gestione della pandemia da Covid”.

Il Comune entro 20 giorni dovrà inviare al Garante tutte le informazioni richieste, inerenti:

  • le caratteristiche tecniche dei droni;
  • le finalità perseguite;
  • i tempi di conservazione delle immagini;
  • le comunicazioni a soggetti terzi.

Il tutto, inviando copia dell’eventuale valutazione d’impatto sulla protezione dei dati prevista dal Regolamento Ue.

Analogamente, a fine agosto, una richiesta di informazioni è stata inviata a Roma Capitale, dato che – secondo notizie di stampa – dal prossimo autunno la Polizia Locale di Roma sarà dotata di 9 piccoli droni per il monitoraggio ed il controllo del territorio cittadino (illeciti ambientali, rifiuti abusivi, roghi tossici, abusi edilizi, esigenze di traffico).

Con l’avvio dell’istruttoria, il Garante intende verificare l’impatto dell’iniziativa sulla privacy delle persone interessate ed il puntuale rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati personali.

Infine, da segnalare l’ultima iniziativa del Garante in ordine di tempo: è del 3 settembre la richiesta di informazioni inviata alla Azienda Usl Roma 3 che il 4 e il 5 settembre sulle spiagge di Ostia mediante un drone intendeva rilevare la temperatura corporea a tutte le persone presenti in spiaggia.

Data la delicatezza dei trattamenti di dati personali che si intendono effettuare, il Garante ha chiesto all’Azienda di fornire una serie di chiarimenti, specificando, tra l'altro, chi sia il titolare del trattamento dei dati, i motivi della rilevazione, l'affidabilità degli strumenti utilizzati, le conseguenze previste per chi risultasse avere una temperatura superiore a quella fisiologica.

Da indicare, inoltre, quali informazioni saranno rese agli interessati e come verranno fornite.

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