Gara d'appalto annullabile fino alla firma del contratto
Autore: Cinzia Pichirallo
Pubblicato il 20 settembre 2010
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Pur considerando l'aggiudicazione il momento conclusivo del procedimento amministrativo di una gara d'appalto diretto a scegliere il contraente, è ammissibile che l'Amministrazione pubblica possa, con atto successivo e con richiamo ad un preciso e concreto interesse pubblico, operare l'annullamento d'ufficio dell'aggiudicazione.
Lo ha affermato il Consiglio di Stato con sentenza n. 4864 del 26 luglio 2010, rigettando il ricorso presentato da una società aggiudicatrice di una gara d'appalto che si era vista poi annullare dall'ente contraente l'aggiudicazione definitiva. I magistrati amministrativi hanno osservato come risulta superato il principio per cui il processo verbale di aggiudicazione definitiva equivarrebbe, ad ogni effetto legale, al contratto stipulato.
Infatti l'annullamento d'ufficio dell'aggiudicazione rispondendo alla logica del potere di annullamento in autotutela fondato sul principio costituzionale di buon andamento che impegna la pubblica Amministrazione ad adottare atti rispondenti ai fini da conseguire; vige però l'obbligo di esplicitare i motivi che hanno dato luogo al provvedimento di autotutela.
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