Furto della borsa. Niente aggravante se la vittima è distratta

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Furto della borsa. Niente aggravante se la vittima è distratta

Con sentenza n. 31285 depositata il 17 luglio 2015, la Corte di Cassazione, quarta sezione penale, ha accolto il ricorso di un soggetto indagato ex art. 624 c.p., avverso l'ordinanza con cui il Tribunale della Libertà aveva confermato la disposta misura cautelare in carcere.

Il Tribunale del riesame, in particolare, aveva giustificato la misura carceraria, sulla base della confermata aggravante di cui all'art. 625 comma 1 n. 4 c.p. (fatto commesso con destrezza).

La Cassazione tuttavia, nell'annullare l'ordinanza impugnata, ha precisato come l'aggravante in questione presupponga un'abilità tale da far si che il derubato non possa accorgersi della sottrazione, nonché, l'approfittamento di una qualunque situazione di tempo e di luogo idonea appunto a sviare l'attenzione della persona offesa, distogliendola dal controllo che normalmente viene esercitato sulla cosa, al fine di impossessarsene.

Ciò detto, nel caso di specie – prosegue la Corte – la condotta dell'indagato, non appare viceversa caratterizzata da alcuna particolare abilità, essendosi questi limitato ad impossessarsi della borsa appoggiata a terra in un momento di disattenzione della vittima – intenta a parlare con altri – senza porre in essere alcun accorgimento idoneo a causare detta distrazione.  

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