Fondo Rilancio startup. Il portale con informazioni sugli investimenti
Pubblicato il 11 gennaio 2021
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Disponibile lo speciale portale dedicato al Fondo Rilancio startup, lo strumento di venture capital per dare apporto alle imprese innovative.
Il Fondo è gestito da Cassa depositi e prestiti e ad esso sono state attribuite risorse pubbliche per 200 milioni di euro. Lo strumento è stato definito dall’articolo 38, comma 3, del DL n. 34/2020 (Rilancio) ed attuato da un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 1° ottobre 2020.
Il portale è visibile all’indirizzo ‘cdpventurecapital.it/fondo_rilancio_startup’.
Fondo Rilancio startup. Come avvengono gli investimenti
Nel sito si legge che la ‘mission’ del Fondo è quella di “supportare lo sviluppo e sostenere progetti di rilancio di attività di startup e di PMI innovative italiane, con l’obiettivo di dare un forte impulso all’ecosistema imprenditoriale, per il rilancio economico del Paese”.
Circa le modalità di investimento, questo avviene solo in co-investimento con i soggetti proponenti ed effettuato tramite lo strumento del finanziamento convertendo, mentre gli eventuali investimenti successivi sono realizzati mediante investimenti di equity.
I criteri in base ai quali viene fatto l’investimento sono i seguenti:
- il Fondo investe in startup e Pmi innovative che hanno recentemente concluso, o che stiano per concludere, un round d’investimento con investitori regolamentati e/o qualificati e che siano state segnalate dagli stessi tramite l'apposita piattaforma;
- in ogni operazione di investimento, il Fondo investe con i soggetti proponenti secondo un rapporto di investimento massimo pari a quattro volte l’ammontare investito dagli investitori qualificati e/o regolamentati, fermo restando in ogni caso il limite massimo pari a 1 milione di euro per ciascuna operazione;
- tendenzialmente, il Fondo investirà il 70% della sua dotazione patrimoniale in deal in cui abbiano co-investito investitori qualificati e il 30% in deal in cui abbiano co-investito investitori regolamentati.
E’ ammesso effettuare gli investimenti solo in società startup innovative o Pmi innovative aventi sede legale in Italia e che svolgono effettivamente la loro attività o che hanno programmi di sviluppo in Italia.
Dovranno, inoltre, avere concrete potenzialità di sviluppo misurabili sulla base di indicatori quantitativi e/o qualitativi, dimostrabile attraverso il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri:
- sulla base di una crescita dei ricavi, dei clienti o degli utilizzatori dei servizi nei 12 mesi antecedenti l’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo, ovvero;
- sulla base di un sostenibile piano industriale triennale approvato dal competente organo amministrativo;
- sulla base di contratti o partnership strategiche;
- sulla base di brevetti depositati con potenzialità di sfruttamento industriale, nonché in una eventuale fase di ricerca e sviluppo, sulla base della validazione della tecnologia proposta.
Nel sito sono presenti anche apposite Faq dirette sia agli investitori che alle startup.
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