Fondo editoria: domande per contributi aperte dal 28 ottobre 2024
Pubblicato il 18 ottobre 2024
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Il Ministero del Imprese e del made in Italy, con il comunicato del 17 ottobre 2024, rende noto che, dal 28 ottobre al 19 novembre 2024, le imprese editrici di emittenti radiofoniche e televisive che hanno effettuato investimenti in tecnologie innovative nel 2023 potranno presentare domanda per accedere agli incentivi per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale tramite la piattaforma dedicata.
E’ stato inoltre adottato il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 4 luglio 2024, che stabilisce le disposizioni applicative per accedere ai contributi del “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria per l’anno 2023”.
Obiettivo del contributo
L’obiettivo del contributo è migliorare la qualità dei contenuti e la loro fruizione da parte degli utenti, sostenendo gli investimenti delle emittenti radiofoniche e televisive in tecnologie innovative realizzati nel 2023 e finalizzati all’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi orientati alla transizione digitale.
Il contributo sarà concesso sotto forma di rimborso, pari al 70% delle spese sostenute dalle imprese.
NOTA BENE: Nel caso in cui il totale dei contributi richiesti superi le risorse disponibili, queste verranno ripartite proporzionalmente tra i soggetti aventi diritto.
Risorse finanziare stanziate per l’anno 2023
Per l’anno 2023 è stata stanziata una dotazione di 140 milioni di euro, di cui 45 milioni destinati agli investimenti in tecnologie innovative realizzati da emittenti televisive e radiofoniche.
Nello specifico, le risorse del "Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria", sono ripartite come segue:
- 20 milioni di euro per i fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali;
- 15 milioni per gli FSMA operanti in ambito locale
- 10 milioni per i titolari di concessioni radiofoniche, i fornitori di contenuti radiofonici digitali e i consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB.
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