Filiera legno per arredo, apertura sportello per contributi e finanziamenti
Pubblicato il 14 maggio 2025
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha attivato misure a sostegno del settore vivaistico forestale e della filiera boschiva e della prima lavorazione del legno, con una dotazione finanziaria complessiva pari a 25 milioni di euro per l’anno 2025.
Le risorse sono così ripartite:
- 20 milioni di euro destinati alle imprese boschive e della lavorazione primaria del legno, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati;
- 5 milioni di euro riservati alle Regioni per il sostegno al comparto vivaistico forestale, da assegnare e gestire secondo le modalità regionali.
Per la filiera del legno, il MIMIT ha adottato il Decreto direttoriale del 4 aprile 2025, che disciplina le modalità di accesso alle agevolazioni, con l’apertura dello sportello dal 15 maggio al 10 luglio 2025 attraverso la piattaforma di Invitalia.
Per quanto riguarda invece gli interventi nel comparto vivaistico, sarà compito delle Regioni, o di soggetti da esse delegati, definire le modalità operative e procedere all’assegnazione delle risorse nei rispettivi territori.
Industria del legno per arredo
La misura a sostegno dell’industria del legno per arredo nasce con l’obiettivo di promuovere la modernizzazione tecnologica e digitale delle imprese attive nella gestione forestale, nel settore vivaistico forestale e nella prima lavorazione del legno, contribuendo allo sviluppo di una filiera efficiente, sostenibile e ad alto valore aggiunto.
Gli interventi incentivano l'adozione di sistemi di produzione automatizzati lungo l'intera catena produttiva, dalla classificazione qualitativa del legname fino alle tecniche di incollaggio, con un impatto diretto sulla competitività del comparto del legno-arredo.
La misura è stata istituita dall’articolo 8 della Legge n. 206 del 27 dicembre 2023 (“Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy”), che ha riconosciuto il ruolo strategico del settore forestale e del legno all’interno delle politiche industriali nazionali.
In attuazione di tale legge, il decreto interministeriale del 20 febbraio 2025, adottato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy di concerto con i Ministri dell’Economia, dell’Agricoltura e dell’Ambiente, ha definito le linee di intervento, i soggetti beneficiari e la dotazione finanziaria della misura.
Successivamente, come anticipato, il decreto direttoriale del 4 aprile 2025 ha fornito le disposizioni operative per l’accesso alle agevolazioni, fissando in particolare le date di apertura dello sportello per le imprese della filiera del legno.
Obiettivi della misura
La misura intende sostenere in modo strutturale la filiera forestale e dell’industria del legno-arredo, puntando su innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e competitività economica. In particolare, l’incentivo persegue i seguenti obiettivi:
- promuovere la modernizzazione e la digitalizzazione dei processi produttivi lungo tutta la filiera, al fine di aumentare l’efficienza operativa e la qualità dei prodotti.
- favorire l’introduzione di sistemi produttivi automatizzati, intervenendo su fasi chiave della trasformazione del legno, come la classificazione qualitativa e le tecniche di incollaggio, per una maggiore industrializzazione del comparto.
- valorizzare pratiche sostenibili nella gestione delle foreste, incentivando l’adozione di certificazioni e tecniche compatibili con la tutela del territorio e delle risorse naturali.
- rafforzare l’industria del legno per arredo, con effetti positivi in termini di occupazione, rilancio delle economie locali e crescita della competitività del Made in Italy nei mercati nazionali e internazionali.
Soggetti interessati
Possono richiedere le agevolazioni le imprese che operano in Italia e svolgono attività nel settore forestale o nella prima lavorazione del legno. In particolare, devono rientrare in uno dei seguenti codici ATECO 2025:
- 02.20: imprese che offrono servizi per la silvicoltura, come l’abbattimento di alberi e la produzione di tronchi per l’industria del legno;
- 02.40.00: imprese che si occupano del trasporto di tronchi all’interno delle aree forestali;
- 16.11, 16.12 (solo per alcune lavorazioni meccaniche e trattamenti del legno), 16.21: imprese che operano nella prima lavorazione del legno.
NOTA BENE: Non possono partecipare le imprese che utilizzano queste attività per produrre materiali destinati alla produzione di energia.
Investimenti ammissibili
Gli incentivi previsti dalla misura sono rivolti a progetti di investimento che puntano a innovare e potenziare le attività delle imprese attive nella filiera forestale e della prima lavorazione del legno.
In particolare, i progetti devono essere avviati solo dopo la presentazione della domanda di agevolazione. Non sono ammessi investimenti già iniziati.
Inoltre, gli interventi devono essere conclusi entro 12 mesi dalla data del provvedimento che concede il contributo. La fine del progetto coincide con la data dell’ultima spesa ammissibile.
Le spese per essere ammissibili devono riguardare beni e strumenti strettamente collegati al miglioramento tecnologico e all’efficienza operativa delle imprese, e rientrare in una delle seguenti categorie:
- Veicoli e attrezzature per le attività forestali, ad esclusione di strumenti di piccole dimensioni, materiali di consumo e motoseghe;
- Macchinari, impianti e attrezzature destinati alla lavorazione del legno, come ad esempio seghe, sistemi di essiccazione, impianti per il trattamento o la giunzione del legname;
- Soluzioni digitali, inclusi software e hardware che contribuiscano concretamente alla digitalizzazione e automazione dei processi produttivi.
Viceversa, alcune voci di spesa non possono essere ammesse al contributo. Tra queste:
- l’acquisto di beni usati;
- spese operative e gestionali, come affitti, utenze o salari;
- imposte, tasse e spese notarili;
- beni singoli con un valore inferiore a 500 euro (al netto dell’IVA);
- materiali di consumo e lavorazioni svolte internamente dall’impresa stessa.
NOTA BENE: Tutte le spese devono essere tracciabili, sostenute tramite conti correnti intestati all’impresa e documentate da fatture regolarmente registrate secondo le norme fiscali vigenti.
Tipologie di agevolazione
L’agevolazione prevista dalla misura si articola in due forme principali: contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, con percentuali variabili in base all’importo dell’investimento e ad eventuali requisiti aggiuntivi.
Contributi a fondo perduto
Per gli investimenti di importo fino a 300.000 euro, è previsto un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibili. Tale percentuale può salire fino al 50% o al 60% nei casi in cui l’impresa dimostri di possedere particolari requisiti premianti, come ad esempio:
- certificazioni di sostenibilità o parità di genere;
- adesione a un Accordo di Foresta, che promuove forme associative tra imprese e soggetti gestori di aree forestali.
Finanziamenti agevolati
Per la parte dell’investimento che supera i 300.000 euro, fino al limite massimo di 600.000 euro, l’agevolazione si concretizza sotto forma di finanziamento a tasso agevolato pari al 70% dell’importo eccedente.
Questa combinazione permette di sostenere progetti di dimensioni medio-grandi, con un intervento pubblico significativo sia in termini di sostegno a fondo perduto, sia di credito agevolato, incentivando così investimenti ambiziosi e ad alto contenuto tecnologico.
Modalità e termini di presentazione delle domande
Le imprese interessate ad accedere alle agevolazioni devono presentare la domanda in via esclusivamente telematica, utilizzando la piattaforma online disponibile sul sito del soggetto gestore Invitalia (www.invitalia.it).
Ogni impresa può presentare una sola domanda di agevolazione, che deve essere compilata in lingua italiana e corredata da tutta la documentazione richiesta. L’accesso alla piattaforma informatica deve avvenire attraverso SPID, Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). È inoltre obbligatorio possedere una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) attiva e registrata nel Registro delle Imprese.
La domanda deve contenere:
- I dati identificativi dell’impresa;
- Una descrizione dettagliata del progetto di investimento;
- L’elenco delle spese previste e l’importo dell’agevolazione richiesta;
- Le dichiarazioni sostitutive che attestano il possesso dei requisiti di ammissibilità;
- L’eventuale adesione ad un Accordo di Foresta e la presenza di certificazioni (es. parità di genere);
- I preventivi di spesa e la documentazione utile alla valutazione della solidità economico-finanziaria.
Al momento dell’invio della domanda, il sistema rilascerà automaticamente il Codice Unico di Progetto (CUP), che dovrà essere riportato su ogni giustificativo di spesa relativo al programma di investimento. Il rispetto puntuale dei requisiti e delle scadenze è condizione indispensabile per l’accesso all’agevolazione.
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