Fabbricati rurali sotto esame
Pubblicato il 29 ottobre 2006
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Con l’approvazione, venerdì scorso, del Dl 262/06 si prevede una nuova procedura per l’accatastamento dei fabbricati che hanno perduto i requisiti di ruralità o che pur essendo rurali devono essere iscritti al Catasto. La strategia dell’amministrazione finanziaria per aggiornare le mappe consiste nei controlli incrociati. L’agenzia del Territorio acquisirà le dovute informazioni sia dall’Agea – agenzia per le erogazioni in agricoltura – che dall’attività dell’Agenzia stessa. Per i proprietari a cui verranno contestate le informazioni, oltre alle sanzioni, probabilmente sarà chiesto il pregresso di Irpef ed Ici, in quanto non è consentita la possibilità di una sanatoria per mettersi in regola. Eccezione a quest’ultima regola è rappresentata dalla sanatoria prevista per i fabbricati rurali posseduti dai conduttori del un fondo non iscritti nel Registro delle imprese, per i quali è possibile la regolarizzazione dell’iscrizione al Catasto senza sanzioni entro il 30 giugno 2007. Le rendite catastali rettificate producono effetto dall’anno successivo a quello in cui il fabbricato ha perduto i requisiti di ruralità (elencati nell’articolo), ma se tale data non emerge, le nuove rendite sono efficaci dall’anno in cui viene notificata la richiesta di accatastamento.
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