Eredità accettata per il minore senza inventario: non rinunciabile
Pubblicato il 11 dicembre 2024
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La dichiarazione di accettazione dell’eredità con beneficio di inventario effettuata dal legale rappresentante di un minore determina l'acquisizione, da parte di quest'ultimo, della qualità di erede, anche in assenza della successiva redazione dell’inventario.
Nei predetti casi, la rinuncia all’eredità espressa dal minore dopo il raggiungimento della maggiore età risulta priva di efficacia.
E' quanto precisato dalle Sezioni Unite civili della Corte di cassazione con sentenza n. 31310 del 6 dicembre 2024, in una controversia riguardante le successioni.
Accettazione eredità per i minori: chiarimenti delle Sezioni Unite
Il massimo Collegio di legittimità era stato interrogato dalla Seconda Sezione della medesima corte, in merito all'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario effettuata da rappresentanti legali di minori e, in particolare, sulla possibilità, per questi ultimi, di rinunciare all'eredità una volta raggiunta la maggiore età.
La Sezione rimettente, in particolare, aveva rilevato la presenza, sulla questione, di soluzioni contrastanti nella giurisprudenza di legittimità e che si trattava di questione di particolare importanza.
La vicenda traeva origine da un’opposizione a un’esecuzione promossa per il pagamento delle rate di un mutuo contratto dal defunto genitore degli opponenti. Questi ultimi avevano dichiarato di aver rinunciato all’eredità entro l’anno dal compimento della maggiore età, invocando l’applicazione dell’articolo 489 del Codice Civile, che prevede specifiche tutele per i minori.
Tuttavia, i giudici di primo e secondo grado hanno respinto l’opposizione, rilevando che la madre degli opponenti, in qualità di loro rappresentante legale, aveva accettato l’eredità con beneficio di inventario. L’assenza di un inventario non aveva, secondo tali decisioni, pregiudicato l’acquisizione della qualità di eredi, rendendo la rinuncia successiva inefficace.
La soluzione delle Sezioni Unite
Le Sezioni Unite hanno confermato l’interpretazione delle precedenti decisioni, ribadendo che l'accettazione con beneficio di inventario comporta, fin dal momento della dichiarazione, l'acquisizione della qualità di erede.
La questione posta dalla Seconda Sezione, ciò posto, è stata risolta mediante l'enunciazione del seguente principio:
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