Emilia Romagna Microcredito per professionisti, lavoratori autonomi e microimprese
Pubblicato il 09 ottobre 2017
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In attuazione della Legge regionale n. 23/2015, articolo 6, l’Emilia Romagna ha istituito un fondo rotativo di prestito per il microcredito, con il fine di promuovere l’accesso al credito dei liberi professionisti, dei lavoratori autonomi e delle microimprese, operanti sul territorio regionale, che trovano maggiori difficoltà nell’accesso al credito attraverso i canali tradizionali.
Gli ammessi
Possono concorrere alla misura:
- lavoratori autonomi e liberi professionisti operanti in Emilia Romagna, che alla data di presentazione della domanda siano titolari di partita IVA da minimo un anno e da non più di cinque, e che dichiarino un fatturato negli ultimi 12 mesi compreso tra 15.000,00 e 70.000,00 euro;
- imprese individuali, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative operanti in Emilia Romagna, che alla data di presentazione della domanda siano avviate da minimo un anno e da non più di cinque e che dichiarino un fatturato negli ultimi 12 mesi compreso fra 15.000,00 e 100.000,00 euro.
In caso di società tra professionisti valgono i requisiti previsti per le imprese.
Finanziamento
Si erogano finanziamenti, in forma di mutuo chirografario, con durata minima di 36 mesi e massima di 60 mesi, comprensivi di un eventuale periodo di preammortamento di massimo 12 mesi, e rimborso a rate trimestrali.
I finanziamenti, di importo da 5.000 euro a 15.000 euro, saranno affiancati da una garanzia pari al 50% dell’importo erogato, in linea capitale, rilasciata dal soggetto gestore. L’agevolazione prevede l’applicazione al finanziamento di un tasso d’interesse pari a zero su base annua.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese dirette a:
- acquisto di beni, ivi incluse le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all'attività svolta;
- pagamento di corsi di formazione, anche di natura universitaria o postuniversitaria, diretti ad aumentare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell'imprenditore e dei relativi dipendenti;
- esigenze di liquidità connesse allo sviluppo dell'attività compreso il costo di personale aggiuntivo;
- investimenti in innovazione, in prodotti e soluzioni di ICT, sviluppo organizzativo messa a punto di prodotti e/o servizi.
La presentazione delle domande avviene mediante procedura a sportello, fino al 31 dicembre 2017.
- eDotto.com – Edicola 3 giugno 2017 - Professionisti Bando Emilia Romagna per innovazione e digitalizzazione degli studi – Moscioni
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