Elezioni politiche, gestione delle assenze dei lavoratori
Pubblicato il 16 settembre 2022
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Come noto, il prossimo 25 settembre dalle ore 7 alle ore 23 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
Vediamo insieme i riflessi per le aziende nella gestione delle assenze dei lavoratori.
Il quadro normativo
Innanzitutto, la Costituzione affronta l’argomento nei seguenti articoli:
- art 48 (diritto alla partecipazione alle elezioni politiche, amministrative e referendarie);
- art. 51 (condizioni per accedere a cariche pubbliche elettive, diritto delle persone elette a disporre del tempo necessario allo svolgimento delle relative funzioni e il diritto, per i lavoratori dipendenti, alla conservazione del posto di lavoro);
- artt. 56, 58, 75 e 84, (limiti minimi d’età per poter votare ed essere eletti).
Vi sono poi i seguenti provvedimenti nazionali:
- D.P.R. n. 361/1957 (disciplina dell’elezione per la Camera dei deputati;
- D.P.R. n. 223/1967 (elettorato attivo);
- artt. 31 e 32, L. n. 300/1970 (diritto dei lavoratori eletti a cariche pubbliche di fruire di aspettativa e permessi per l’espletamento del mandato).
I permessi elettorali
I lavoratori chiamati a svolgere l’attività di scrutatori, presidenti di seggio, segretari o rappresentanti di lista hanno diritto di assentarsi dal posto di lavoro per il periodo necessario a svolgere le operazioni elettorali; in caso di svolgimento di attività lavorativa dal lunedì al sabato, spetta la retribuzione totale della giornata di sabato.
Per quel che riguarda invece la disciplina dei giorni festivi e non lavorativi, il lavoratore ha diritto ad un riposo compensativo a carico del datore di lavoro, oppure ad un’ulteriore quota di retribuzione aggiuntiva rispetto a quella normale.
A differenza di altri permessi, per i quali il datore di lavoro anticipa la retribuzione per poi recuperarla dall’Inps, la retribuzione è totalmente a carico del datore di lavoro.
Dipendenti pubblici
Al personale civile e militare delle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, che debba recarsi in Comune diverso per partecipare ad elezioni politiche, spetta altresì il rimborso delle spese di trasporto e l’indennità di missione.
Ai pubblici dipendenti che debbano recarsi presso la sede di iscrizione alle liste elettorali diversa da quella della sede di lavoro competono:
- la normale retribuzione e contributi;
- il rimborso delle spese di trasporto;
- l’indennità di missione.
Obblighi del lavoratore
Il lavoratore che è tenuto a:
- comunicare le date della propria assenza;
- comunicare se intenda o meno fruire di permesso non retribuito oppure di ferie, permessi retribuiti per riduzione d’orario o sostitutivi delle festività soppresse o, per dipendenti pubblici, gli specifici permessi retribuiti previsti da norme di legge o dalla contrattazione collettiva;
- far pervenire idonea documentazione attestante l’avvenuto esercizio del diritto di voto.
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