Donazione di quote: valore da determinare sulla base dell'ultimo bilancio

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Per determinare il valore delle quote e azioni societarie da donare, occorre tenere in considerazione la frazione di patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio, adeguato ai mutamenti sopravvenuti tra la data di chiusura dell'esercizio, al quale il bilancio stesso si riferisce, e la data della donazione medesima.

E' il principio fissato dai giudici di Cassazione nel testo della sentenza n. 17062 del 10 luglio 2013, pronunciata con riferimento ad una vicenda in cui l'amministrazione finanziaria aveva emesso un avviso di liquidazione ai fini della rideterminazione dell'imposta dovuta sulla donazione di azioni di una società.

La contribuente si era opposta all'avviso sostenendo di aver correttamente calcolato l'imposta facendo riferimento al valore del patrimonio netto della società, risultante dal bilancio chiuso nell'anno precedente al trasferimento. Per contro, l'agenzia delle Entrate aveva ritenuto corretto considerare il patrimonio netto risultante dal bilancio approvato successivamente alla donazione.

Mentre le commissioni tributarie, provinciale e regionale, avevano aderito alle doglianze della contribuente, la Cassazione ha definitivamente confermato l'interpretazione resa dal Fisco richiamando l'articolo 16 del Decreto legislativo 346/90, secondo cui, per i titoli non quotati, il valore, alla data di apertura della successione, è quello risultante dall'ultimo bilancio pubblicato o dall'ultimo inventario redatto, tenendo conto dei mutamenti sopravvenuti.
Allegati Anche in
  • Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 15 - Donazione di quote «agganciata» al bilancio - Ambrosi

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