Documentare fa salvi. Anche la prova del contrario

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Un’ordinanza della Suprema corte (n. 6778/2011, depositata il 24 marzo) chiarisce che spetta al giudice di merito - anche quando il contribuente non abbia istituito la contabilità per ogni cantiere - valutare la produzione di documentazione ad opera dell’impresa che intende provare, a seguito di verifica dell’Amministrazione finanziaria e conseguente rettifica, i costi di manodopera che ha sostenuto impiegando lavoratori in ciascun sito produttivo. La successiva documentazione prodotta va dunque ritenuta sufficiente a giustificare la supposta sovrabbondanza di manodopera.

In altra decisione - la n. 6806, depositata anch’essa il 24 marzo 2011 - i giudici di ultime cure hanno invece stabilito che la deduzione Ilor non può essere riconosciuta in favore di società di persone per le quote di reddito spettanti ai soci che prestano opera nell’impresa come occupazione prevalente, quando l’attività da essi svolta in qualità di amministratore risulti prevalente rispetto a quella svolta in qualità di socio.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 36 - Costi sempre documentabili - Falcone, Iorio

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