Dl crescita. Via libera alla Camera, conversione in legge entro il 29 giugno
Pubblicato il 24 giugno 2019
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Il testo del Ddl di conversione del decreto crescita ha ottenuto, venerdì 21 giugno, il primo via libera dalla Camera. Ora, il provvedimento passa al Senato per essere convertito in legge entro il 29 giugno.
Si tratta a tutti gli effetti di un decreto "omnibus": gli articoli del provvedimento sono, infatti, più che raddoppiati dai 51 iniziali, attestandosi a ben 110 articoli. Questi spaziano dalle misure fiscali orientate al rilancio degli investimenti privati, alla riapertura della pace fiscale, fino al pacchetto banche per il salvataggio delle banche al Sud e la risoluzione della crisi Carige.
Dl crescita, delega unica per gli intermediari e modifiche al saldo e stralcio
Il capitolo fiscale del Dl crescita presenta delle sostanziali novità.
Tra queste quella che vede riconosciuta la possibilità per il contribuente o sostituto d’imposta di rilasciare all’intermediario un incarico per predisporre più dichiarazioni e comunicazioni a fronte del quale l’intermediario stesso rilascia una delega unica per tutti gli adempimenti fiscali.
Per quanto riguarda il saldo e stralcio della cosiddetta “Pace fiscale”, invece, sono stati riaperti i termini fino al 31 luglio 2019, dal 30 aprile scorso.
Non solo è stato allungato il termine per la presentazione della domanda ad Agenzia delle Entrate-Riscossione, ma è stato ampliato anche il novero degli ammessi, considerando anche tutti coloro i quali avevano presentato l’istanza di definizione in ritardo, rispetto alla scadenza iniziale del 30 aprile 2019.
Al contrario, invece, non sono stati riammessi alla sanatoria i debitori che hanno trasmesso la domanda nei termini, che non potranno godere dello slittamento della scadenza per revocare la domanda già presentata, come è invece consentito dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro i termini di legge. Analogamente, questa riapertura non interessa i carichi che costituiscono risorse proprie Ue e per l’Iva all’importazione.
L’Ader, entro cinque giorni dalla entrata in vigore della legge di conversione del Dl crescita, dovrà pubblicare sul proprio sito un nuovo modello di istanza.
L’istanza, entro il mese di luglio, può essere integrata oppure può essere revocata, secondo le regole già applicate nelle edizioni precedenti della disciplina agevolata. Il vantaggio è sempre rappresentato dall’azzeramento di sanzioni e interessi di mora.
Dl crescita, favorite le aggregazioni di società
L’articolo 44-bis del Dl crescita introduce un incentivo fiscale per “promuovere la crescita dell’Italia meridionale” rivolto alle aggregazioni di società (soprattutto banche), per le quali non è stato accertato lo stato o il rischio di dissesto o insolvenza.
Se il soggetto risultante dalle aggregazioni ha la sede legale in una delle regioni del Sud e le aggregazioni riguardano società non legate tra loro da rapporti di controllo e sono deliberate dall’assemblea dei soci, entro diciotto mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione, viene riconosciuto un beneficio che consiste nella possibilità di trasformare le attività per imposte anticipate dei soggetti partecipanti all’aggregazione e relative a perdite fiscali e le eccedenze di Ace in crediti di imposta per un ammontare fino a 500 milioni.
Tale limite è calcolato con riferimento ad ogni soggetto partecipante all’aggregazione.
La trasformazione delle imposte anticipate in crediti d’imposta è ripartita in quattro rate: la prima, pari al 25%, decorre dalla data di approvazione del primo bilancio della società risultante dall’aggregazione; mentre per il restante 75%, la trasformazione avviene in quote uguali nei tre esercizi successivi dalla data di approvazione del bilancio di ciascun esercizio.
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