Dl Aiuti Quater, dal Superbonus al tetto al contante fino ai fringe benefit

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Dl Aiuti Quater, dal Superbonus al tetto al contante fino ai fringe benefit

Il CdM del 10 novembre, presieduto dalla Premier Meloni, ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti, che prevede uno stanziamento pari a circa 9,1 miliardi di euro, provenienti dall’extragettito fiscale.

Il nuovo schema di decreto legge Aiuti mira a sostenere con misure fiscali e finanziarie le imprese che hanno subito gli effetti economici negativi della crisi ucraina. Nel testo esaminato dal Governo anche il taglio del Superbonus al 90% dal 1° gennaio; il tetto al contante e il nuovo limite di esenzione dei fringe benefit concessi ai dipendenti per il 2022.

Caro energia, misure per le imprese

Per fronteggiare l’aumento dei costi energetici, il Dl Aiuti Quater estende al 31 dicembre il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese e delle attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Viene, così, ulteriormente prorogato lo strumento destinato alle imprese energivore, gasivore nonché alle aziende che registrano elevati incrementi della spesa energetica, già previsto fino a novembre negli altri decreti adottati dal precedente Governo.

E’ stabilito che tali crediti d’imposta siano utilizzabili esclusivamente in compensazione entro il 30 giugno 2023 e che siano cumulabili con altre agevolazioni “aventi ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto”.

Per prevenire, poi, il rischio di insolvenza delle imprese, il Governo ha anticipato nel nuovo decreto legge anche le misure sulla rateizzazione delle bollette e sulla copertura assicurativa delle forniture di gas.

Le imprese potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

NOTA BENE: Il mancato pagamento di due rate determinerà la decadenza del beneficio della dilazione.

La rateizzazione avrà un tasso calmierato il cui onere è posto a carico delle utility.

Al fine di sostenere le specifiche esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi, i fornitori di energia elettrica e gas naturale potranno, a loro volta, richiedere finanziamenti bancari assistiti da garanzia pubblica, prestata da Sace, pari al 90%.

Posticipo della maggiore tutela del gas naturale

Nel pacchetto di misure energetiche, anche il posticipo di un anno della fine della maggior tutela gas fissata a gennaio 2023.

Inoltre, si dispone anche un allungamento dei tempi previsti per il servizio di riempimento degli stoccaggi: slitta dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023 il termine entro il quale il GSE potrà cedere a prezzi calmierati il gas naturale.

Proroga taglio delle accise sui carburanti

Il DL Aiuti Quater contiene anche la proroga delle agevolazioni in termini di accise sui carburanti e di IVA sul gas naturale (metano) per autotrazione.

Sono riconfermate, per il periodo dal 19 novembre al 31 dicembre 2022, le entità ridotte già previste dai precedenti decreti, vale a dire:

  • benzina: 478,40 euro per mille litri;
  • olio da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per mille litri;
  • gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi;
  • gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo.

Inoltre, l’aliquota Iva applicata al gas naturale usato per autotrazione resta fissata al 5 per cento.

Misure urgenti in materia di mezzi di pagamento e tetto al contante

Nello schema dell’Aiuti Quater vengono stanziati 80 milioni di euro per incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici. Rilanciato, infatti, il bonus fiscale per le partite Iva che installano un apparecchio per la memorizzazione e la trasmissione telematica degli scontrini all’Agenzia delle Entrate. Tale bonus, da utilizzare in compensazione come credito d’imposta, è pari al 100% della spesa sostenuta, per un massimo di 50 euro per ogni registratore telematico acquistato.

Dal primo gennaio, invece, il tetto all’uso del contante passerà da 1.000 a 5.000 euro.

Novità sul Superbonus al 110%

La partita sul Superbonus viene anticipata nel nuovo decreto legge, invece di aspettare la Manovra finanziaria di fine anno.

Pertanto, il nuovo Superbonus passa al 90% dal 1° gennaio 2023.

Si manterrà il 110% anche il prossimo anno per chi, alla data di entrata in vigore del decreto, abbia già effettuato la comunicazione di inizio lavori (Cila) o presentato la documentazione necessaria negli interventi di demolizione e ricostruzione.

Analogamente, è confermato il 110%, fino al 2025, per gli interventi realizzati dalle Onlus sulle strutture sociosanitarie.

Innalzata la soglia del fringe benefit aziendale

Passa da 600 a 3mila euro la soglia dei fringe benefit esentasse che le aziende possono concedere ai dipendenti nel periodo di imposta 2022, sotto forma di beni, servizi o somme per pagare le utenze domestiche di acqua, luce e gas.

Si conferma così, anche in modo potenziato, la possibilità dei datori di lavoro di sostenere i dipendenti contro il caro energia, ricomprendendo le spese per le bollette nel perimetro del welfare aziendale che non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini Irpef.

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