Disabilità e medici certificatori: cosa cambia dal 1° gennaio 2025

Pubblicato il



Disabilità e medici certificatori: cosa cambia dal 1° gennaio 2025

La riforma della disabilità di cui al decreto legislativo n. 62/2024 segna un importante passo avanti nell’organizzazione e nella semplificazione del sistema di valutazione della disabilità in Italia.

Elemento fondamentale della riforma è la profilazione dei medici certificatori, requisito fondamentale per garantire la qualità e l’affidabilità delle certificazioni mediche necessarie per l’avvio delle procedure di valutazione.

Tale profilazione assicura che i medici coinvolti dispongano delle competenze e delle abilitazioni richieste, contribuendo a migliorare l’esperienza dei cittadini che necessitano di accertamenti sanitari.

Il messaggio Inps n. 4364 del 19 dicembre 2024 fornisce le istruzioni operative necessarie per avviare la sperimentazione del nuovo modello a partire dal 1° gennaio 2025.

La riforma

Tra gli elementi più significativi della riforma si evidenziano:

  • la definizione di criteri uniformi per la valutazione della disabilità;
  • l’introduzione di un sistema digitale per la trasmissione e gestione dei certificati medici introduttivi;
  • l’integrazione dei dati sanitari nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).

La sperimentazione inizierà in un gruppo di province selezionate che includono Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.

Il ruolo dell’Inps

L’Inps ha la responsabilità di:

  • garantire l’acquisizione e la gestione telematica dei certificati medici introduttivi;
  • verificare che i medici certificatori abbiano completato la formazione richiesta;
  • integrare i certificati nel Fascicolo Sanitario Elettronico, assicurando la validità giuridica tramite la firma digitale.

Profilazione e competenze dei medici certificatori

I certificati medici introduttivi devono essere rilasciati da medici qualificati che abbiano completato una formazione specifica concentrata su:

  • classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS);
  • promozione della salute e accertamenti sanitari di base;
  • prestazioni assistenziali e normative correlate.

L’Inps collabora a tale scopoi con il Ministero della Salute e il Co.Ge.A.P.S. per verificare che i medici soddisfino tali requisiti formativi.

Chi può rilasciare il certificato medico introduttivo

  • Medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta.
  • Specialisti ambulatoriali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
  • Medici in servizio presso aziende sanitarie locali, ospedali, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e centri di diagnosi per malattie rare.
  • Medici in quiescenza iscritti all’albo professionale.
  • Liberi professionisti e medici operanti presso strutture private accreditate.

Per essere profilati come medici certificatori è richiesto il completamento di percorsi formativi nell’ambito del programma di Educazione Continua in Medicina (ECM). Tale formazione è finalizzata a:

  • approfondire le classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS);
  • sviluppare competenze in accertamenti sanitari di base e promozione della salute;
  • conoscere le procedure di valutazione delle prestazioni assistenziali.

Modalità

La profilazione dei medici avviene attraverso l’applicativo Inps utilizzato per la trasmissione del certificato medico introduttivo. Durante il primo utilizzo del sistema, i medici certificatori devono completare un processo di dichiarazione online. Tale procedura richiede:

  • accesso alla sezione “Profilo Medico”: i medici vengono reindirizzati a questa pagina per aggiornare il proprio profilo;
  • dichiarazione di responsabilità: è obbligatorio confermare di aver completato o di essere in corso di completamento del dossier formativo di gruppo FNOMCeO.

NOTA BENE: I medici operanti in strutture pubbliche, quali aziende sanitarie locali, ospedali e istituti di ricerca sono esclusi dall’obbligo di autodichiarazione relativo alla formazione continua prevista dal Co.Ge.A.P.S. Tuttavia, anche per loro rimane obbligatoria la firma digitale per la validazione dei certificati medici introduttivi.

La dichiarazione di responsabilità include:

  • la conferma del completamento del dossier formativo;
  • l’attestazione di possesso di una firma digitale per garantire la validità giuridica del certificato medico introduttivo;

Certificato medico introduttivo nel fascicolo sanitario elettronico

Uno degli elementi cardine della riforma è l’obbligo di integrare il certificato medico introduttivo direttamente nel Fascicolo Sanitario Elettronico.

Vantaggi

  • Per i medici: l’integrazione semplifica la gestione documentale, eliminando la necessità di duplicare informazioni su piattaforme diverse. Inoltre, l’automazione dei processi riduce il rischio di errori amministrativi e migliora l’efficienza operativa.
  • Per i pazienti: il fascicolo sanitario elettronico garantisce una maggiore trasparenza e accessibilità ai propri dati sanitari. I cittadini potranno monitorare in tempo reale lo stato delle proprie pratiche e avere una visione completa della propria storia medica.

Tempistiche

La sperimentazione della riforma avrà inizio il 1° gennaio 2025 e coinvolgerà un gruppo selezionato di province, tra cui Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Questo approccio graduale consentirà di testare le novità introdotte e di apportare eventuali miglioramenti prima di una successiva estensione su scala nazionale.

Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito