Difensori, come consultare l’Archivio Digitale Intercettazioni
Pubblicato il 07 settembre 2020
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Il ministero della Giustizia, alla luce della piena operatività - dal 1° settembre 2020 - della nuova disciplina delle intercettazioni, ha realizzato, sul proprio sito istituzionale, una sezione dedicata alla specifica tematica, dove sono pubblicati i documenti e i link utili per gli addetti ai lavori.
Nella sezione - aggiornata al 4 settembre 2020 - sono raccolti:
- le circolari diramate dal Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi (DOG);
- un compendio dei principali testi normativi e regolamentari;
- le schede illustrative di utilità per i difensori - a cura della Direzione generale per i servizi informativi automatizzati (DGSIA) - sulla consultazione dell’Archivio Digitale Intercettazioni (ADI), ossia sulle modalità di accesso alle postazioni delle sale di ascolto destinate alla difesa e sul loro utilizzo.
Archivio Digitale Intercettazioni, schede del ministero della Giustizia
In dette ultime schede, in particolare, viene ricordato come, a seguito dell’avviso di cui all’art. 268, co. 6, c.p.p., i difensori dell'imputato abbiano la facoltà (per il tempo indicato dal PM) di:
- esaminare gli atti;
- ascoltare le registrazioni presenti nell’ADI
- estrarre copia delle trascrizioni, fare eseguire la trasposizione della registrazione o richiedere copia su idoneo supporto.
Inoltre, ai sensi dell’art. 415 bis comma 2 bis c.p.p. gli avvocati possono:
- esaminare per via telematica gli atti depositati;
- ascoltare le registrazioni o prendere visione dei flussi;
- estrarre copia di registrazioni o flussi rilevanti.
Prima dell’esistenza dell’Archivio, le aziende incaricate della esecuzione delle operazioni provvedevano a masterizzare su CD le registrazioni mentre la PG operante depositava i CD masterizzati presso la segreteria del PM. I difensori, in tale contesto, venivano autorizzati dal pubblico ministero alla consultazione dei contenuti attraverso la loro puntuale individuazione all’interno del compendio di DVD.
Consultazione applicativo web ADI: procedure
Ora, con l’istituzione dell’ADI è prevista una diversa procedura: l’avvocato si recherà presso l’ufficio di Procura per presentare istanza di accesso all’Archivio, con indicazione degli eventi di interesse di un determinato procedimento.
A seguire, il difensore verrà ammesso alla consultazione da parte dell’addetto all’applicativo via web che lo identificherà e censirà e gli attribuirà delle credenziali con cui poter accedere alla sala d’ascolto e alla relativa postazione.
Nelle schede sono illustrate, in maniera semplificata, tutte le varie fasi della procedura, ossia:
- di accesso alla sala di ascolto;
- di assegnazione di postazione individuale con relativa cuffia;
- di abilitazione certificata ai contenuti selezionati ed autorizzati presso l’ufficio competente;
- di accesso ai contenuti all’esito dell’inserimento delle credenziali.
La vigilanza delle operazioni – viene spiegato - avverrà da remoto, attraverso apposito sistema di videosorveglianza.
- edotto.com – Punto & Lex del 1° settembre 2020 - Intercettazioni: riforma operativa dal 1° settembre - Pergolari
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