Dichiarazioni di terzi ed elementi ulteriori fanno l’operazione fittizia
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 10 luglio 2010
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La Cassazione, con sentenza 16229 del 9 luglio 2010, nel chiarire che l’inesistenza delle operazioni può essere provata da dichiarazioni di terzi avvalorate da elementi ulteriori, ha stabilito che le dichiarazioni testimoniali dei lavoratori di un’azienda sulla fittizietà delle operazioni, insieme all'inesistenza della struttura organizzativa della società fornitrice e all’omissione della presentazione della dichiarazione, sono idonee a provare una falsa fatturazione da parte dell'azienda, anche in presenza di una contabilità regolare fra le due imprese.
Nel caso esaminato l’accertamento del Fisco per fatture su operazioni inesistenti è legittimo e le sentenze emesse in favore dell’azienda nei gradi precedenti, che non consideravano le testimonianze dei dipendenti perché prive di elementi suffraganti che, invece, c’erano, sono da censurare.
- ItaliaOggi, p. 24 – Fatture false, il lavoratore inchioda l’azienda - Alberici
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 25 – Le testimonianze svelano la falsità dei documenti – Fr.Fa., A.I.
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