Dichiarazione doganale e movimenti di denaro contante

Pubblicato il



Dichiarazione doganale e movimenti di denaro contante

Nel panorama legislativo attuale, la prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo resta una priorità per le autorità europee e nazionali.

Le disposizioni unionali e nazionali hanno introdotto un sistema di controllo rigoroso per la movimentazione transfrontaliera di denaro contante da parte delle persone fisiche. Questo sistema è essenziale per monitorare flussi finanziari significativi che possono nascondere attività illecite.

L’attuale normativa richiede che ogni persona fisica che trasporti un importo pari o superiore a 10.000 euro, o il suo controvalore in altre valute, debba presentare una dichiarazione doganale specifica al primo ufficio di confine, sia entrando che uscendo dall'Unione Europea o dal territorio nazionale.

Le informazioni acquisite tramite queste dichiarazioni sono importanti per l'analisi dei rischi e per l'attivazione dei controlli appropriati.

Nonostante la differenza tra la normativa dell'Unione Europea e quella nazionale, è stato sviluppato un unico modello di dichiarazione che i dichiaranti devono compilare in modo differenziato, a seconda che il trasferimento avvenga verso paesi dell'Unione Europea o verso paesi non unionali.

Le direttive attuali hanno suscitato dubbi interpretativi relativi a vari aspetti delle normative vigenti.

Alcune delle questioni principali attengono a:

  • la definizione di denaro contante;
  • l’oro da investimento e altri valori, in particolare il trattamento in termini di dichiarazione valutaria;
  • il frazionamento elusivo, con riferimento alla divisione di grandi somme in più trasferimenti per evitare l'obbligo di dichiarazione;
  • le movimentazioni per conto di terzi.

Le risposte a questi interrogativi sono essenziali per uniformare l'azione amministrativa e garantire un trattamento equo a tutti i soggetti coinvolti.

Gli argomenti sono trattati nella  circolare n. 12 del 7 maggio 2024 dell'Agenzia delle Dogane.

Definizione di denaro contante secondo le Norme unionali e nazionali

Nell'ambito delle normative europee e italiane, la definizione di "denaro contante" abbraccia diverse forme di valuta e strumenti finanziari.

In base al Regolamento (UE) 2018/1672 fanno parte del denaro contante:

  • la valuta ossia le banconote e le monete attualmente in circolazione come mezzi di scambio. Queste possono essere scambiate tramite istituti finanziari o banche centrali;
  • gli strumenti negoziabili al portatore ossia assegni turistici (o "traveller's cheques"), assegni e vaglia cambiari o ordini di pagamento emessi al portatore, firmati ma privi del nome del beneficiario;
  • i beni utilizzati come riserve altamente liquide di valore, ossia le monete con un tenore in oro di almeno il 90 % e i lingotti sotto forma di barre, pepite o aggregati con un tenore in oro di almeno il 99,5 %;
  • le carte prepagate definite come carte non nominative che non sono collegate a un conto corrente e possono essere utilizzate per operazioni di pagamento o acquisto di beni e servizi.

NOTA BENE: Per le carte prepagate attualmente non vi è l'obbligo di dichiarazione a causa dell'assenza di un atto delegato specifico che le includa formalmente nella categoria di denaro contante per i controlli doganali.

Normativa Nazionale sul trasferimento di denaro contante

La normativa italiana, in particolare l'art. 1, comma 1, lett. c) del D.lgs. n. 195/2008, specifica che rientrano nel concetto di denaro contante:

  • le banconote e monete metalliche aventi corso legale;
  • gli strumenti negoziabili al portatore, come traveller's cheque e assegni, se emessi in forma che il titolo passi alla consegna senza restrizioni.

ATTENZIONE: L'oro da investimento e le monete non aventi corso legale, sebbene possano essere scambiati, non rientrano attualmente negli obblighi dichiarativi secondo la normativa italiana, a meno che non vengano specificamente rinvenuti in contesti che suggeriscano altre condotte illecite.

I viaggiatori che trasportano denaro contante o equivalenti devono essere consapevoli di queste definizioni per evitare sanzioni o complicazioni legali al momento della dichiarazione doganale.

Oro da investimento

Nell'ambito del trasporto di oro da investimento, sia all'interno che all'esterno dell'Unione Europea, esistono norme specifiche che regolano le movimentazioni di valore pari o superiore a 12.500 euro.

La legislazione italiana, tramite la Legge n. 7/2000 e il Provvedimento dell'UIF del 14 luglio 2000, impone precisi obblighi dichiarativi:

  • i trasferimenti dall'estero, relativi a un dato mese di riferimento, devono essere segnalati all'UIF entro la fine del mese successivo a quello in cui l'operazione è stata effettuata;
  • i trasferimenti verso l'estero richiedono una dichiarazione preventiva all'UIF prima di attraversare la frontiera. È obbligatorio portare con sé una copia della dichiarazione e del documento di conferma della trasmissione durante il passaggio di frontiera.

Frazionamento elusivo: come avviene

Il fenomeno del frazionamento elusivo, noto anche come "smurfing", viene adottato per eludere gli obblighi dichiarativi associati al trasporto di somme superiori alla soglia di 10.000 euro attraverso le frontiere.

Si distinguono due modalità principali di frazionamento:

  1. frazionamento temporale che consiste nel dividere una somma complessiva di denaro, pari o superiore a 10.000 euro, in diverse operazioni inferiori a tale soglia, condotte in tempi ravvicinati e in modo sistematico. Questo può avvenire, ad esempio, con più trasferimenti effettuati durante lo stesso giorno, settimana o mese;
  2. frazionamento tra componenti del gruppo che attiene alla divisione di una somma totale tra diversi membri di un gruppo (come i familiari), ognuno dei quali trasporta una parte inferiore alla soglia stabilita, ma che complessivamente supera i 10.000 euro.

La giurisprudenza ha frequentemente sottolineato che il frazionamento artificioso di una somma non compromette l'unicità dell'operazione se l'intento è chiaramente elusivo. L'obiettivo delle normative è prevenire l'introduzione di proventi derivanti da attività illecite nel sistema economico e finanziario, monitorando e controllando efficacemente i movimenti transfrontalieri di denaro contante.

Per determinare l'unicità dell'operazione e applicare eventuali sanzioni, il personale preposto ai controlli può utilizzare le dichiarazioni rilasciate dai soggetti e gli elementi informativi raccolti, sia direttamente che indirettamente, attraverso altre autorità. In assenza di prove che attestino il frazionamento elusivo, non si procederà con la contestazione della violazione degli obblighi dichiarativi.

Termine di contestazione delle violazioni

Nei termini per la contestazione delle violazioni di norme valutarie, delineati dal D.lgs. n. 195/2008 e dal D.P.R. n. 148/1988, è stabilito che l'atto di contestazione deve essere consegnato immediatamente all'interessato. Se ciò non è possibile, la notifica deve avvenire ai sensi dell'art. 14 della L. n. 689/1981 e cioè:

  • per i residenti in Italia, entro 90 giorni dall'accertamento;
  • per i residenti all'estero, entro 360 giorni dall'accertamento.

Per l’accertamento delle infrazioni valutarie ex post, il termine di notifica (90 giorni ovvero 360 giorni) deve farsi decorrere dal momento in cui l’autorità competente per l’accertamento della violazione valutaria acquisisce effettivamente le informazioni necessarie per dedurre che una violazione sia avvenuta.

Faq

Si riportano alcune Faq per fornire informazioni in modo rapido e comprensibile.

1. Che cos'è una dichiarazione doganale? La dichiarazione doganale è un documento ufficiale che deve essere presentato alle autorità doganali quando si trasportano merci o valori monetari superiori a una certa soglia attraverso le frontiere internazionali. Questa dichiarazione aiuta le autorità a controllare il movimento di beni e prevenire il riciclaggio di denaro e altre attività illecite.
2. Qual è la soglia di importo che richiede una dichiarazione doganale per il denaro contante? Per il denaro contante, è necessaria una dichiarazione se si trasportano €10.000 o più, sia in entrata che in uscita dall'Unione Europea o dall'Italia.
3. Devo dichiarare l'oro da investimento quando attraverso la frontiera? Sì, l'oro da investimento deve essere dichiarato se il valore trasportato è pari o superiore a €12.500. La dichiarazione deve essere fatta sia per l'oro che entra che esce dal territorio nazionale o dell'UE
4. Cosa succede se non presento una dichiarazione doganale quando necessario? La mancata presentazione di una dichiarazione doganale può portare a sanzioni amministrative, inclusa una possibile multa o il sequestro dei beni. Le sanzioni variano a seconda del valore del bene non dichiarato e delle leggi specifiche violate.
5. Come posso compilare una dichiarazione doganale? La dichiarazione doganale può essere compilata presso l'ufficio doganale al punto di ingresso o di uscita. In molti casi, è possibile anche compilare la dichiarazione online attraverso i portali forniti dalle autorità doganali, prima di intraprendere il viaggio.
6. Quali documenti sono necessari per compilare una dichiarazione doganale? Generalmente, sono richiesti una prova di identità (come un passaporto o una carta d'identità), documentazione che dettaglia il valore e la natura dei beni trasportati, e, in alcuni casi, documenti che giustifichino l'origine e la destinazione dei fondi o dei beni.

 

Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito