Detassazione salari produttività, altri chiarimenti dal ministero del Lavoro
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 03 luglio 2013
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Rispondendo ai quesiti sollevati da Confindustria, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con la nota interpello n. 21 del 1° luglio 2013, specifica alcuni aspetti previsti dal Dpcm 22 gennaio 2013 in materia di retribuzione di produttività. È confermato che il bonus fiscale è applicabile nei casi di cambio orario di lavoro in azienda, a seguito di una modifica all’organizzazione del lavoro.
Il Dicastero ricorda di aver già fornito alcuni impostanti chiarimenti sui contenuti del citato decreto, che mette in evidenza lo stretto legame tra l’applicazione del regime fiscale agevolato con l’adozione di misure finalizzate ad una maggiore “efficentazione aziendale”.
A tal fine si precisa, nella nota del 1° luglio, che il datore di lavoro può riorganizzare il lavoro attraverso l'applicazione delle misure di “efficientazione aziendale” previste dalla contrattazione territoriale, che possono risultare come del tutto nuove (nuova flessibilità oraria, turnazioni, ecc.) oppure come risultato di una diversa modulazione della flessibilità prevista dal Ccnl.
Ne deriva che l'adozione di queste misure, in forza del patto territoriale, non deve costituire necessariamente un elemento di novità in relazione al Ccnl applicato in azienda, ma un elemento di novità per le aziende che le applicano.
Alla luce di ciò, è necessario da parte della contrattazione aziendale fornire ulteriori specificazioni sulle cosiddette “diversità” rispetto al passato delle misure di efficentazione aziendale, così come fatto nel contratto del 24 aprile 2013 sottoscritto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.
Relativamente all’applicazione delle agevolazioni fiscali, invece, si precisa che è possibile applicare l’agevolazione prevista dal Dpcm 22 gennaio 2013 ai patti aziendali a condizione di una rispondenza di tutte o di alcune delle misure contenute nei predetti patti con le previsioni del Dcpm. A tal fine, è necessaria l'autodichiarazione per dichiarare la conformità tra i “vecchi” contratti e la nuova disciplina.
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