Definizione agevolata dei Pvc, nuovi codici tributo e causali INPS
Pubblicato il 05 agosto 2024
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Pubblicata la risoluzione n. 44/E con la quale vengono istituiti i codici tributo per il versamento delle somme dovute dai contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata sui verbali di constatazione consegnati dopo il 30 aprile 2024. Allo stesso tempo, il documento di prassi del 2 agosto 2024 ha disposto anche le causali per il pagamento dei contributi previdenziali risultanti dall’atto di definizione dell’accertamento parziale.
Definizione agevolata dei Pvc, la normativa
Il decreto legislativo del 12 febbraio 2024, n. 13 (Accertamento tributario e concordato biennale), ha introdotto una significativa novità legislativa tramite l'inserimento dell'articolo 5-quater nel decreto legislativo del 19 giugno 1997, n. 218. Tale articolo facilita la definizione agevolata dei processi verbali di constatazione emessi a partire dal 30 aprile 2024.
NOTA BENE: Aderendo a questo regime, il contribuente può beneficiare di una sostanziale riduzione delle sanzioni previste per la procedura ordinaria di accertamento, che normalmente ammontano a un terzo del minimo legale. Nello specifico, per chi aderisce al processo verbale, l'entità delle sanzioni sono ridotte alla metà, per cui, in caso di adesione al processo verbale, l’entità delle sanzioni è pari a un sesto del minimo.
Inoltre, l'adesione al verbale deve essere integrale, coprendo tutte le violazioni sostanziali e gli obblighi contabili pregressi, funzionali all'evasione del tributo a cui si riferiscono le violazioni. Di conseguenza, se il verbale copre più periodi d'imposta, il contribuente non può selezionare specifici periodi da definire; la regolamentazione deve necessariamente estendersi a tutti i periodi d'imposta e a tutte le violazioni definibili evidenziate nel verbale.
Le violazioni che possono essere definite includono un ampio spettro di imposte e contributi, tra cui Irpef, Ires e relative ritenute e addizionali, imposte sostitutive, Iva, contributi previdenziali, Irap, Ivie, Ivafe, imposta di registro, imposta ipotecaria/catastale, imposte sulle successioni e donazioni, imposta sulle assicurazioni, nonché crediti di imposta e agevolazioni.
A tale scopo, per facilitare il pagamento tramite il modello F24 delle somme risultanti dall'atto di definizione dell'accertamento parziale, come stabilito al comma 6 dell'articolo 5-quater del decreto legislativo del 19 giugno 1997, n. 218, sono stati istituiti nuovi codici tributo. Questo sistema permette ai contribuenti di usufruire di una procedura più snella e meno onerosa per regolarizzare la propria situazione fiscale.
Adesione ai Pvc, quindici nuovi codici tributo
Con la risoluzione n. 44 del 2 agosto 2024, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha istituito 15 nuovi codici tributo per consentire il versamento, tramite il modello F24, delle somme dovute risultanti dall’atto di definizione dell’accertamento parziale.
I codici tributo istituiti sono i seguenti:
- 9976 per Irpef;
- 9977 per Ires;
- 9978 per Iva;
- 9979 per Ritenute;
- 9982 per Altre imposte dirette e sostitutive;
- 9983 per Imposte indirette e altri tributi minori;
- 9984 per Altri tributoi erariali;
- 9985 per Recupero crediti d’imposta e agevolazioni;
- 9986 per Sanzioni relative a tributi erariali;
- 9987 per Addizionale regionale Irpef;
- 9988 per Irap;
- 9989 per Sanzioni su addizionale regionale Irpef;
- 9990 per Sanzione relativa all’Irap;
- 9991 Addizionale comunale Irpef;
- 9992 Sanzione relativa all’addizionale comunale Irpef.
Nella compilazione del modello F24, i codici tributo specificati devono essere inseriti nella sezione "Erario" sotto la colonna "importi a debito versati". I dettagli da riportare includono il "codice ufficio", "codice atto" e "anno di riferimento" nel formato "AAAA", secondo le informazioni contenute negli atti di definizione.
Inoltre, nel campo "rateazione/Regione/Prov./mese rif.", per i codici tributo dal 9987 al 9990, è richiesto il codice della Regione ottenibile dalla "Tabella T0 - codici delle Regioni e delle Province autonome" sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Per i codici 9991 e 9992, va inserito il codice catastale del Comune, disponibile nella "Tabella T4 - Codici Catastali dei Comuni", anch'essa reperibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Definizione accertamento parziale, causali per il versamento dei contributi previdenziali
Per il pagamento dei contributi previdenziali tramite il modello F24, a seguito dell'accertamento parziale come previsto dall'articolo 5-quater del Decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218, sono state introdotte nuove causali specifiche:
- APM1: per i contributi degli artigiani, con la dicitura "Definizione agevolata dei processi verbali di constatazione – art. 5-quater del d.lgs. n. 218/1997";
- CPM1: per i contributi dei commercianti, con la stessa dicitura;
- LPM1: per i contributi dei liberi professionisti gestiti separatamente, anch'essi sotto la "Definizione agevolata dei processi verbali di constatazione – art. 5-quater del d.lgs. n. 218/1997".
Nella compilazione del modello F24, queste causali devono essere inserite nella sezione "INPS", corrispondentemente alle somme indicate nella colonna "importi a debito versati". I dettagli richiesti includono:
- Nel campo "codice sede", il codice della sede INPS dove è aperta la posizione contributiva;
- Nel campo "matricola INPS/codice INPS/filiale azienda", il codice fiscale della persona fisica;
- Nel campo "periodo di riferimento", le date "da mm/aaaa" e "a mm/aaaa", che indicano l'inizio e la fine del periodo di riferimento del versamento, nel formato "MM/AAAA".
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