Decreto Sud in Cdm, arriva la Zona speciale Unica
Pubblicato il 06 settembre 2023
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Rivoluzione nel settore delle Zone economiche speciali (ZES): sarà affrontato domani – a meno di slittamenti – in Consiglio dei ministri il discorso sul nuovo DL dedicato alle “politiche di coesione e per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese”.
La novità più importante è l’istituzione, dal 1° gennaio 2024, di una Zes unica o Zona economica speciale per il Mezzogiorno, al posto delle attuali 8 zone; inoltre il fulcro delle operazioni sarà Palazzo Chigi che diverrà, dunque, il gestore della Zona unica.
Un Dpcm stabilirà la data di cessazione dagli incarichi dei Commissari straordinari nominati ai sensi dell’articolo 4, comma 6-bis del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91; al loro posto subentrerà, in tutti i relativi rapporti attivi e passivi, la Struttura di missione per la ZES unica.
Decreto Sud e la Zes Unica
Come anticipato, il decreto-legge che sarà al vaglio del Consigli dei Ministri del 7 settembre 2023 prevede la nascita, dal 1° gennaio 2024, della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, “ZES” o “ZES UNICA”, che ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
Essa prende il posto delle otto zone economiche speciali istituite (Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna).
Ma le novità non terminano qui: la cabina di regia della Zes unica sarà istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e avrà compiti di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio. Presidente sarà il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR.
Inoltre, il Decreto Sud prevede la nascita, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e alle dirette dipendenze del Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR, di una Struttura di missione per la Zes che avrà, tra gli altri, il compito di assicurare il Piano Strategico della Zes, coordinare la segreteria tecnica della cabina di regia Zes e dare attuazione alle attività previste nel piano strategico della Zes.
Piano strategico della ZES Unica
Con l’obiettivo di definire la politica di sviluppo della ZES unica, il Piano strategico della ZES – di durata triennale – assume il compito di individuare, anche in modo differenziato per le regioni che ne fanno parte, i settori da promuovere e quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari per lo sviluppo della ZES e le modalità di attuazione.
Portale Web e Sportello Unico digitale Zes
Presso la Struttura di missione, andrà costituito il portale web della Zes unica dove troveranno posto tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle imprese nella ZES; lo stesso garantirà l’accessibilità allo sportello unico digitale Zes.
Per dare attuazione ad un rilancio unitario delle attività produttive del territorio delle regioni del Mezzogiorno, viene istituito lo Sportello unico digitale Zes per le attività produttive nella ZES unica (chiamato S.U.D. ZES), nel quale confluiscono gli sportelli unici digitali attivati. Avrà competenza su:
- procedimenti amministrativi inerenti alle attività economiche e produttive di beni e servizi e di tutti i procedimenti amministrativi concernenti la realizzazione, l’ampliamento, la cessazione, la riattivazione, la localizzazione e la rilocalizzazione di impianti produttivi;
- procedimenti amministrativi riguardanti l’intervento edilizio, compresi gli interventi di trasformazione del territorio ad iniziativa privata e gli interventi sugli edifici esistenti e quelli necessari alla realizzazione, modifica ed esercizio di attività produttiva;
- procedimenti amministrativi riguardanti la realizzazione, l’ampliamento, la ristrutturazione di strutture dedicate ad eventi sportivi o eventi culturali di pubblico spettacolo.
Procedimento unico
Semplificate le modalità per ottenere agevolazioni per gli investimenti attuati nella nuova Zes.
Nel Decreto legge di prossima emanazione, si prevede che i progetti inerenti alle attività economiche ovvero all'insediamento di attività industriali, produttive e logistiche all'interno della Zes Unica, sono soggetti ad autorizzazione unica, rilasciata ad istanza di parte.
Dunque, le imprese con l’autorizzazione unica non devono più preoccuparsi di ottenere gli altri titoli abilitativi e autorizzatori comunque denominati necessari “alla localizzazione, all’insediamento, alla realizzazione, alla messa in esercizio, alla trasformazione, alla ristrutturazione, alla riconversione, all’ampliamento o al trasferimento nonché alla cessazione o alla riattivazione delle attività economiche, industriali, produttive e logistiche”.
Credito d’imposta ZES Unica
Le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise, possono beneficiare di un credito d'imposta nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
L’agevolazione ha validità dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e riguarda l’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, nonché all'acquisto di terreni e all'acquisizione, alla realizzazione ovvero all'ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Rimangono fuori dal bonus i progetti di investimento di importo inferiore a 200mila euro.
Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Sono escluse le imprese dei settori: siderurgico, carbonifero e della lignite, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché creditizio, finanziario e assicurativo.
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