Decreto Maggio. Professionisti: garantire liquidità e semplificazione normativa
Pubblicato il 06 maggio 2020
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I rappresentanti delle Professioni Ordinistiche Italiane hanno incontrato ieri, in video conferenza, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo ed il Direttore Generale per le politiche previdenziali e assicurative del Ministero del Lavoro, Concetta Ferrari.
Decreto maggio. Professioni: “garantire attenzione”
Tema centrale le novità per i liberi professionisti contenute nel c.d. “Decreto Maggio”.
La categoria soffre la crisi epidemiologica da Coronavirus ed ha bisogno del supporto statale con interventi mirati.
Nel comunicato stampa del 5 maggio 2020 derivato dall’incontro - organizzato dal Comitato Unitario delle Professioni (CUP) e dalla Rete Professioni Tecniche (RPT) - gli iscritti ad Ordini e Collegi professionali hanno chiesto che nei prossimi interventi del Governo venga garantita più attenzione ai 2,3 milioni di professionisti italiani, corrispondenti al 12,6% del totale degli occupati.
Al pari delle piccole imprese, gli studi professionali necessitano di strumenti straordinari che assicurino liquidità finanziaria e di strumenti di sostegno dedicati.
Parallelamente, resta nodale una semplificazione normativa e dei processi di accesso e autorizzazione per la richiesta dei bonus da destinare tramite le Casse, enti gestori della previdenza dei professionisti.
A margine dell’incontro, la Presidente del CUP, Marina Calderone, ha dichiarato: “Il sostegno al lavoro autonomo è fondamentale per la ripartenza del Paese. Confidiamo nel recepimento delle nostre istanze nell’emanando decreto (“Decreto Maggio”, ndr.)”.
Misure e sussidi auspicati dovranno, dunque, passare per la semplificazione normativa e dei processi di accesso e autorizzazione alla richiesta dei bonus.
Decreto Maggio. Ecobonus edilizia privata
In quello stesso “Decreto Maggio” prossimo ad essere emanato, dovrebbero figurare incentivi destinati alle imprese. Uno su tutti, dalla portata energica, l’ecobonus al 110% dal 1° luglio 2020 per interventi di risparmio energetico, di realizzazione di pannelli fotovoltaici o di adeguamento antisismico, che avrà operatività per l’edilizia privata sino al 2021, esteso ad antisismica e facciate. Si aggiungerebbe un credito d’imposta al 90% per le polizze anticalamità collegate agli interventi.
Altra novità di rilievo sta nella possibilità estesa a famiglie e condomini, non solo incapienti, di cedere il credito d’imposta maturato agli intermediari finanziari (istituti bancari, assicurativi ecc.), ovvero alle imprese che realizzano i lavori; soggetti, questi, che anticiperanno le somme ed incasseranno in seguito il credito d’imposta dal Fisco, potendo cederlo nuovamente senza limiti. Ad ogni buon conto, sarà ancora possibile pagare i lavori per poi riscuotere il credito d’imposta superiore alla spesa sostenuta nei cinque anni appresso.
- edottto.com – Edicola del 5 maggio 2020 - Manovra anticrisi: sostegno alle imprese e pacchetto lavoro – A. Lupoi
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