Decreto Anticipi, novità per affitti brevi e imprese alluvionate
Pubblicato il 01 dicembre 2023
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Il 30 novembre 2023 sono stati approvati, in commissione Bilancio del Senato, numerosi emendamenti al Decreto Anticipi – DL n. 145 del 18 ottobre 2023 - collegato alla manovra finanziaria 2024. Tra le novità spiccano l’introduzione del codice identificativo per gli affitti brevi, il rinvio al 30 luglio 2024 del termine per restituire il bonus ricerca e sviluppo, l’esenzione Iva per gli interventi di chirurgia estetica a fini terapeutici.
Si segnala anche una proroga dello smart working, per i lavoratori con figli under 14, al 31 marzo 2024.
Il testo del provvedimento dovrebbe iniziare l’iter di conversione in Senato dai primi di dicembre per approdare alla Camera circa il 12 del mese per essere approvato in via definitiva.
Il lavoro sul Decreto Anticipi si intreccia con il cammino verso la conclusione anche della legge di bilancio 2024.
Ma analizziamo gli interventi più rilevanti dal punto di vista fiscale e delle imprese.
Affitti brevi con il codice identificativo
Viene introdotto, al fine di contrastare l'evasione nel settore delle locazioni per finalità turistiche, un codice identificativo nazionale - CIN - che sarà rilasciato dal Ministero del Turismo.
Il locatore o titolare della struttura turistico-ricettiva sono tenuti a presentare apposita istanza telematica.
Pesante l’apparato sanzionatorio:
- multa da 800 a 8mila euro per chi non è in possesso del codice identificato;
- multa da 500 a 5mila euro per chi non lo espone.
Previste sanzioni anche in caso di unità immobiliari sprovviste di dispositivi di rilevazione del gas e del monossido di carbonio, nonché di estintori portatili: da 600 a 6mila euro.
Sul possesso del Cin Entrate e Gdf effettueranno analisi di rischio per individuare affittuari che non hanno richiesto il codice.
Ancora, in caso di affitto in forma imprenditoriale, la mancanza di segnalazione certificata di inizio attività (Scia) è punita con una multa da 2mila a 10mila euro.
Riversamento del credito di imposta Ricerca e sviluppo
E’ passata anche la disposizione che stabilisce un mese in più per la presentazione della domanda di riversamento senza sanzioni e interessi del credito di imposta Ricerca e sviluppo: dal 30 giugno si passa al 30 luglio 2024. Sarà, poi, possibile revocare la domanda già presentata entro il 30 giugno 2024.
Prestazioni di chirurgia estetica con Iva esente
Nel Decreto Anticipi è atterrato l’emendamento che dispone l’esenzione dall’Iva per le prestazioni di chirurgia estetica quando sono dirette “a diagnosticare e curare malattie e problemi di salute o tutelare, mantenere e ristabilire la salute, anche psico-fisica” delle persone. La finalità terapeutica deve essere certificata da un’attestazione medica.
Iva su integratori alimentari
Iva ridotta al 10% sugli integratori alimentari, indipendentemente dalla forma in cui sono presentati e commercializzati. Ciò pone fine a numerose richieste di interpello formulate all’Agenzia delle Entrate.
Accertamenti fiscali: assistenza al contribuente
Un altro emendamento al decreto anticipi approvato dalla commissione Bilancio del Senato prevede che siano applicabili "l'assistenza e la rappresentanza" al contribuente soggetto ad accertamenti fiscali.
Nello specifico viene affermato che, in sede di verifica fiscale, al contribuente siano "comunque sempre applicabili l'assistenza e la rappresentanza del contribuente" previsti dalla legge; ciò contempla anche il caso di farsi assistere da un procuratore generale o speciale.
Aziende esportatrici alluvionate, garanzia del Fondo Pmi
Aiuti alle imprese esportatrici con sede nei territori della Toscana colpiti dall'alluvione del 2 novembre 2023.
Si stabilisce che fino al 30/6/2024 la garanzia del Fondo Pmi verrà concessa in favore delle imprese alluvionate a titolo gratuito, nella misura:
- fino all'80 per cento dell'importo dell'operazione finanziaria nel caso della garanzia diretta;
- fino al 90% dell'importo dell'operazione finanziaria garantito dal garante di primo livello nel caso di riassicurazione.
Ciò opera a favore delle aziende che svolgono attività nelle zone per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza con delibera del Consiglio dei ministri del 3/11/2023.
Sempre per i suddetti soggetti, il termine del 30 novembre 2023 per completare gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 (articolo 1, commi 1055 e 1057 della legge n. 178/2020) viene spostato al 31 marzo 2024
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