Decisione su onorari e diritti impugnabile solo per Cassazione

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Per i giudici di Cassazione – sentenza n. 9627 del 5 maggio 2014 - costituisce "ius receptum" il principio ai sensi del quale va riconosciuta natura sostanziale di ordinanza alla decisione che venga resa in tema di onorari e diritti dovuti dal cliente al proprio difensore per prestazioni professionali rese in un giudizio civile o per prestazioni stragiudiziali purché strettamente collegate al mandato conferito per la difesa nel medesimo giudizio.

Decisione non appellabile

Detta tipologia di statuizione ha carattere decisorio, in quanto idonea ad incidere direttamente sulle situazioni giuridiche delle parti, ed è espressamente dichiarata non impugnabile con l'appello bensì soggetta al ricorso per cassazione ex articolo 111 della Costituzione.

Ulteriori oggetti di accertamento

Questo principio, tuttavia, non può trovare applicazione quando la controversia non abbia ad oggetto soltanto la semplice determinazione della misura del compenso ma si estenda altresì ad altri oggetti d'accertamento e di decisione.

E' il caso, ad esempio, in cui la decisione riguardi i presupposti stessi del diritto al compenso, i limiti del mandato, la sussistenza di cause estintive o limitative della pretesa.

In dette ipotesi, il procedimento ordinario attrae nella sua sfera, per ragioni di connessione, anche la materia propria del procedimento speciale e l'intero giudizio non può non concludersi in primo grado se non con un provvedimento che, quand'anche adottato in forma di ordinanza, ha valore di sentenza e può essere impugnato con il solo mezzo dell'appello.
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