Ddl malattie professionali, nessuno stop per Covid. Presto gli emendamenti

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Ddl malattie professionali, nessuno stop per Covid. Presto gli emendamenti

Nessuno stop per il Disegno di legge n. 1474 sulla malattia dei liberi professionisti in Commissione Giustizia del Senato, che grazie ad una “deroga” proseguirà il suo iter parlamentare.

Ad annunciarlo il primo firmatario del testo, il senatore Andrea de Bertoldi, che ha reso noto come la conferenza dei capigruppo e la presidente del Senato Elisabetta Casellati hanno dato una “deroga”, rispetto alle indicazioni date ai presidenti delle Commissioni di “limitare i lavori alla conversione dei decreti legge e ai pareri sugli atti del governo connessi all’emergenza sanitaria in corso”, pertanto il Ddl sulla malattia degli autonomi potrà continuare l’esame”.

Inoltre, sullo stesso provvedimento sarà richiesta anche la sede deliberante per accelerare ulteriorimente l’iter: dalla prossima settimana, dunque, si potranno discutere gli emendamenti.

Ddl malattie professionali, slittamento automatico degli adempimenti

Il Disegno di legge 1474 introduce lo slittamento automatico degli adempimenti a carico dei contribuenti in caso di malattia o infortunio del professionista a cui fanno riferimento.

In particolare, l’articolo 1 del provvedimento di legge stabilisce che in caso di ricovero del libero professionista in ospedale per grave malattia o infortunio o intervento chirurgico, ovvero in caso di cure domiciliari, se sostitutive del ricovero ospedaliero, che comportano un’inabilità temporanea all’esercizio dell’attività professionale, nessuna responsabilità è imputata al libero professionista o al suo cliente a causa della scadenza di un termine stabilito in favore della P.A. per l’adempimento di una prestazione a carico del cliente da eseguire da parte del libero professionista nei trenta giorni successivi al verificarsi dell’evento.

Il suddetto termine di 30 giorni di sospensione degli adempimenti ha carattere di perentorietà e dal suo mancato adempimento scaturisce una sanzione pecuniaria o penale nei confronti del libero professionista o del suo cliente.

In caso di infortunio o malattia grave di almeno tre giorni del professionista, scatta una sospensione dei termini fino a 45 giorni dopo le dimissioni ospedaliere o la conclusione delle cure presso l’abitazione.

Gli adempimenti sospesi devono essere eseguiti entro il giorno successivo a quello di scadenza del termine del periodo di sospensione.

La sospensione dei termini per gli adempimenti a carico del cliente eseguiti da parte del libero professionista si applica solo nel caso in cui tra le parti esiste un mandato professionale avente data antecedente al ricovero ospedaliero o all’inizio delle cure domiciliari.

Ddl malattie professionali, anche i commercialisti contro lo slittamento dei lavori parlamentari

Il rischio di una limitazione dei lavori delle Commissioni parlamentari, che potrebbe far slittare l’approvazione definitiva del disegno di legge a non prima di gennaio, ha messo in allarme anche la categoria dei commercialisti. L’iter di approvazione è quasi concluso, quindi non si può perdere altro tempo.

Così, l’istanza presentata alla Presidente del Senato per richiedere una deroga che consentisse alla Commissione di affrontare e approvare anche il Ddl. 1474 è stata appoggiata in pieno anche dal Presidente del CNDCEC.

Miani – in una nota del 2 dicembre 2020 - ha sottolineato che “il Ddl sulle malattie professionali è un intervento atteso da tempo che, consentendo finalmente ai professionisti di curarsi in caso di malattia o infortunio e di godere anche di uno slittamento delle scadenze, colmerebbe un vuoto normativo che genera differenze di trattamento e diritti tra lavoratori. Inoltre, “il Ddl in questione, che ha il pregio di avere una genesi trasversale alle forze politiche, è tanto più atteso in settimane come queste in cui l’emergenza pandemica sta mettendo a dura prova molti studi professionali alle prese con casi di positività o di quarantene”.

Analoga posizione è stata assunta dall’ANC, che da anni si batte per l’approvazione di un testo di legge che tuteli professionisti e clienti in caso di malattia o infortunio.

Intanto, da Miani anche il sostegno ad un emendamento al Decreto Ristori, finalizzato proprio a superare il problema della malattia dei professionisti.

Il correttivo, infatti, prevede la sospensione per 30 giorni dei termini per gli adempimenti tributari, previdenziali e assistenziali, nonché per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili, penali, amministrativi, contabili e tributari, che scadono nei trenta giorni successivi all’inizio di una malattia conclamata da Covid-19 o di una quarantena fiduciaria o di un isolamento obbligatorio, naturalmente sia per tutelare il professionista, che gli interessi dei sui clienti.

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