Ddl di bilancio, forfetari niente limiti sui beni strumentali
Pubblicato il 01 novembre 2019
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Nell’ultima bozza del Ddl di bilancio ancora accesa la discussione su alcuni paletti per l’ingresso e la permanenza nel regime forfetario (regime premiale per le partite Iva fino a 65mila euro). Con delle novità di rilievo: da una parte, è stato tolto il limite ai beni strumentali per i forfetari mentre, dall’altra, è stata confermata l’esclusione dalla flat tax per chi eroga compensi ad addetti e collaboratori superiori a 20mila euro lordi all’anno e per chi, oltre all’attività autonoma o imprenditoriale, percepisce anche un reddito da lavoro dipendente o da pensione superiore a 30mila euro.
Forfetari, nessun tetto sui beni strumentali
Il fatto che non sia stato introdotto un limite sui beni strumentali consente, quindi, ancora massima azione per i forfetari che vogliono investire nella propria attività nel corso del 2020.
La causa ostativa, che era già stata abrogata dalla Legge di Bilancio 2019, non viene ora reintrodotta: essa prevedeva che le partite Iva nel regime a tassazione ridotta non potevano effettuare acquisti in beni capitali per più di 20mila euro all’anno. La sua non reintroduzione consentirà, così, ad imprese e professionisti di poter continuare ad investire in crescita dimensionale, senza dover tener conto del limite a 20 mila euro per ciò che riguarda la spesa massima sostenibile nei suddetti beni strumentali.
Forfetari, tornano vecchie cause ostative
Ma, per un limite che, al momento, si è deciso di non introdurre, altre vecchie cause ostative (abrogate nella precedente Legge di Bilancio) vengono ripristinate.
In primo luogo, torna attiva la passata causa ostativa che impediva l'accesso al regime fiscale agevolato a quei contribuenti che nell'anno precedente a quello di adesione hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, eccedenti l'importo di 30 mila euro. Pertanto, sono escluse dal regime a forfait le partite Iva fino a 65mila euro che, oltre all’attività autonoma o imprenditoriale, percepiscono anche un reddito da lavoro dipendente o da pensione superiore a 30mila euro.
Altra causa di esclusione dalla flat tax è, invece, prevista per chi eroga compensi ad addetti e collaboratori superiori a 20mila euro lordi all’anno.
Torna la precedente causa ostativa, ma con un aumento del tetto per i costi della forza lavoro. Secondo quando trapelato dalla bozza di Ddl di bilancio dovrebbe essere confermato l'ampliamento a 20 mila euro del tetto concesso per le spese sostenute da imprese e professionisti in regime forfetario per la forza lavoro impiegata, contro il limite precedente dei 5 mila euro, in vigore prima dell’abrogazione.
Alcune nuove cause ostative, introdotte con la Legge di Bilancio 2019, vengono infine, riconfermate. Si tratta del divieto di ingresso al regime a forfait previsto per gli esercenti attività d'impresa, arti o professioni che partecipano, contemporaneamente all'esercizio dell'attività, a società di persone o associazioni di cui all'articolo 5 del Tuir, o in caso di possesso di quote di controllo in società a responsabilità limitata.
Ddl di bilancio, stretta sui buoni pasto cartacei
Dall'ultima versione del Ddl di bilancio 2020 anche alcune modifiche alle regole fiscali per i buoni pasto con rimodulazione dei limiti di esenzione.
Dal 1° gennaio dovrebbero essere modificate le soglie entro cui le prestazioni sostitutive dei servizi di mense aziendali rese tramite i buoni pasto non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente. Nello specifico, vengono ritoccati i limiti quantitativi al fine di incentivare l’utilizzo dei buoni in formato elettronico, che passano dagli attuali 7 a 8 euro giornalieri, mentre per quelli cartacei, invece, è prevista una riduzione da 5,29 euro giornalieri a 4 euro.
L’obiettivo del Governo è incentivare la modalità elettronica, che è molto più affidabile e che riduce le difficoltà connesse con il conteggio, il ritiro e i relativi controlli da effettuarsi sui buoni cartacei.
- edotto.com – Edicola del 22 ottobre 2019 - Manovra 2020. Flat tax per redditi bassi. Sanzioni per Pos riviste – Pichirallo
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