Da maggio i dettaglianti alle prese con i codici fiscali dei compratori

Pubblicato il



Tornando a parlare dei nuovi adempimenti, ex manovra estiva, a decorrere da maggio 2011, in caso di operazioni pari o superiori a 3.600 euro (al lordo Iva), i venditori al dettaglio potrebbero propendere per emettere la fattura anziché lo scontrino fiscale. Questo perché la fattura contiene già i dati richiesti, al contrario dello scontrino che dovrebbe essere integrato dal dato del codice fiscale del compratore soggetto non Iva, con aggravio dei costi per aggiornare i macchinari.

Sul punto viene registrato un commento del direttore Befera che smorza i toni dei compratori affermando che si tratta solo di dare in più il codice fiscale, il problema sarà “per chi va in giro con il rotolone di contanti”.
Links

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito