Corte di giustizia: anche la società semplice può partecipare alla gara d’appalto
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 30 gennaio 2013
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Con ordinanza del 4 ottobre 2012 depositata relativamente alla causa C-502/11, la Corte di giustizia Ue si è pronunciata con riferimento alla domanda pregiudiziale proposta dal Consiglio di Stato italiano e concernente l’interpretazione dell’articolo 6 della Direttiva 93/37/CEE che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori; in particolare, il Collegio amministrativo del nostro Paese si riferiva alla normativa nazionale che limita la partecipazione alle gare di appalti pubblici di lavori alle società che esercitano un’attività commerciale con esclusione per le imprese costituite sotto forma di società semplice, chiedendo se la stessa violasse il principio di non discriminazione sancito a livello comunitario.
Il diritto dell’Unione, e segnatamente l’articolo 6 della direttiva 93/37/CEE – ha puntualizzato la Corte dell’Unione europea – “osta ad una normativa nazionale, come quella di cui al procedimento principale, che vieta a una società quale una società semplice, qualificabile come “imprenditore” ai sensi della direttiva 93/37, di partecipare alle gare d’appalto esclusivamente a causa della sua forma giuridica". La normativa italiana, dunque, non risulta conforme alle disposizioni comunitarie sugli appalti.
- ItaliaOggi, p. 22 – Società semplici in gara - Mascolini - www.corteconti.it
- Il Sole-24Ore – Norme e Tributi, p. 17 - Appalti aperti anche alle società semplici – G. Tr. - www.corteconti.it
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