Corresponsabilità nell'illecito. Confisca per l'intera entità del profitto
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 15 aprile 2011
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Con la sentenza numero 15167 depositata lo scorso 14 aprile 2011, la Cassazione ha confermato la confisca per equivalente disposta dai giudici di merito nei confronti dei beni di un imprenditore romano per l'intera entità del profitto accertato nell'ambito di un'inchiesta su di una maxievasione transnazionale, sul presupposto della sua corresponsabilità nella commissione dell'illecito.
Secondo la Corte, infatti, “in virtù del principio solidaristico che informa la disciplina del concorso di persone nel reato, ciascun concorrente può essere chiamato a rispondere dell'intera entità del profitto accertato sul presupposto della corresponsabilità di tutti nella commissione dell'illecito”. Ed infatti, una volta persa l'individualità storica del profitto illecito, “la confisca per equivalente può interessare indifferentemente ciascuno dei correi, salvo l'eventuale riparto tra i medesimi — irrilevante ai fini penalistici — del relativo onere”.
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