Coronavirus: chiusura attività e Registratore telematico

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Coronavirus: chiusura attività e Registratore telematico

Le misure restrittive messe in atto dal Governo per fronteggiare l’emergenza da Coronavirus prevedono, tra le altre cose, anche la sospensione dello svolgimento di determinate attività commerciali (Dpcm 11 marzo 2020).

Tali limitazioni, valide dal 12 al 25 marzo su tutto il territorio nazionale, riguardano molte attività che rientrano nel commercio al dettaglio (per esempio: parrucchieri, estetisti, ristoranti pub ecc.) e che sono interessate dall’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi.

La chiusura forzata di numerose attività commerciali ha fatto sorgere dei dubbi sulla trasmissione dei dati da parte del Registratore telematico: lo strumento adottato da molti operatori per adempiere gli obblighi di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi.

Si ricorda che tale Registratore deve comunicare all’Amministrazione finanziaria anche i dati relativi alle giornate di chiusura, sia essa settimanale, per ferie che per eventi eccezionali.

Pertanto, anche in queste giornate di chiusura forzata, il Registratore telematico elabora e trasmette un unico file comprendente “la totalità dei dati (ad importo zero) relativi al periodo di interruzione”, in ordine ai quali l’esercente non ha effettuato la chiusura giornaliera.

Tale invio verrà operato in occasione della “prima trasmissione successiva” oppure dell’ultima “trasmissione utile”.

Ciò vuol dire che il Registratore telematico procederà autonomamente alla trasmissione dei corrispettivi relativi ai giorni di chiusura (con importo zero) alla ripresa dell’attività.

La conferma arriva dalla stessa Agenzia delle Entrate, nella FAQ pubblicata nell’area dedicata all’assistenza online del portale “Fatture e Corrispettivi”.

L’Agenzia ha anche specificato che, in alternativa, l’esercente o il suo intermediario, accedendo alla propria area riservata può modificare lo stato del registratore telematico “da «IN SERVIZIO» a «FUORI SERVIZIO»”.

Successivamente, lo stesso Registratore “al momento della sua riaccensione e successiva prima chiusura di cassa il giorno della riapertura, imposterà automaticamente il suo «stato» da «FUORI SERVIZIO» a «IN SERVIZIO»”.

 

Allegati Anche in
  • edotto.com – Edicola del 12 marzo 2020 - Coronavirus. Negozi chiusi. Misure su imprese e professionisti – G. Lupoi

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