Controlli sull’APE Sociale
Pubblicato il 10 ottobre 2017
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Ministero del Lavoro, INPS, INAIL e ANPAL hanno firmato un protocollo che disciplina i rapporti tra le Parti relativi alla modalità di fornitura dei dati e delle informazioni necessarie per la definizione delle domande di APE Sociale e di accesso al pensionamento anticipato per i lavoratori precoci, in attuazione di quanto previsto dalla vigente normativa in materia ed in conformità con i principi stabiliti dal Codice in materia di protezione dei dati personali e dagli standard di sicurezza informatica (allegato n. 4 alla circolare INPS n. 100/2017).
Adesso, con nota prot. n. 7760 del 9 ottobre 2017, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha reso noto che, con un apposito applicativo, sono resi disponibili agli Ispettorati territoriali i c.d. dati “non verificabili” perché non presenti negli archivi delle diverse Amministrazioni interessate.
Rispetto a tali dati, le sedi territoriali dell’Ispettorato dovranno valutare l’attivazione di eventuali verifiche a campione, con particolare riferimento alle seguenti ipotesi:
- per le domande che pervengono da parte di almeno cinque lavoratori appartenenti alla medesima impresa;
- se l’istante dichiara di aver lavorato presso tre o più datori di lavoro nel periodo di tempo rilevante ai fini dell’accesso alla prestazione;
- nel caso in cui l’istante dichiara di aver lavorato presso una impresa che risulti cessata;
- in presenza di particolari indici di comportamento elusivo.
- eDotto.com – Edicola del 2 agosto 2017 – APE Sociale e lavoratori precoci, totalizzazione internazionale? – Schiavone
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