Contributo ristorazione collettiva, istanze da giugno
Pubblicato il 12 maggio 2022
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Dal 6 giugno 2022 (e fino al 20 giugno 2022) è possibile l'invio delle domande per accedere al contributo a fondo perduto a favore delle imprese operanti nei servizi di ristorazione collettiva. L’articolo 43 bis del D.L. n.73/2021 (cd. “Sostegni-bis”), infatti, ha stanziato un importo pari a 100 milioni di euro per l’erogazione di un contributo a fondo perduto a favore delle imprese operanti nei servizi di ristorazione collettiva al fine di mitigare gli effetti economici negativi derivanti dall’emergenza da Covid-19.
Interessate dal beneficio sono le imprese che svolgono servizi di ristorazione non occasionale definiti da un contratto con un committente, pubblico o privato, per la ristorazione di una comunità delimitata e definita - ad esempio la ristorazione per scuole, uffici, università, caserme, strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive - con un’attività individuata dal codice Ateco: 56.29.10 (“Mense”) o 56.29.20 (“Catering continuativo su base contrattuale”).
Per poter accedere al contributo le imprese interessate:
- devono risultare costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza ovvero avere sede legale/operativa ubicata sul territorio nazionale;
- devono aver subito una riduzione di almeno il 15% nell’ammontare dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2020 rispetto all’ammontare dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2019;
- devono presentare un ammontare dei ricavi nell’anno 2019 generato per almeno il 50% dai corrispettivi per i contratti di ristorazione collettiva.
Con il provvedimento n. 151077 del 3 maggio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello e le modalità per la trasmissione dell’istanza per accedere al contributo a fondo perduto. Il modello per richiedere il contributo dovrà essere trasmesso utilizzando i canali telematici delle Entrate o il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”. La trasmissione può essere effettuata anche da un intermediario delegato alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche del portale “Fatture e Corrispettivi”; in alternativa il richiedente può conferire una specifica delega.
L’istanza, inoltre, deve contenere l’indicazione del possesso dei requisiti previsti, dell’assenza di cause di esclusione o ostative, del numero di lavoratori dipendenti alla data del 31 dicembre 2019 necessario ai fini della ripartizione delle risorse finanziarie stanziate, e del rispetto delle condizioni e dei limiti della sezione 3.1 del Temporary Framework. Il sostegno spettante verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario indicato nell’istanza.
Successivamente al termine per la presentazione delle istanze, l’aiuto è determinato per ciascun beneficiario in funzione del numero di lavoratori dipendenti con contratto di lavoro in essere alla data del 31 dicembre 2019. A tal fine, devono essere considerati i lavoratori con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato e indeterminato, come risultanti dall’ultima dichiarazione retributiva e contributiva del beneficiario alla data del 31 dicembre 2019. Le risorse finanziarie destinate al contributo sono ripartite prioritariamente in egual misura tra i tutti i soggetti che hanno validamente presentato l’istanza fino all’importo di 10.000 euro ciascuno. Le eventuali risorse “rimanenti” saranno ripartite tra tutti i soggetti beneficiari a seconda del numero di lavoratori dipendenti di ciascuna impresa rispetto alla somma dei lavoratori dipendenti di tutte le imprese che hanno presentato richiesta e per le quali il contributo risulta spettante, ferme restando le condizioni del Temporary Framework attualmente vigenti.
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