Contributo a fondo perduto, primi finanziamenti in arrivo
Pubblicato il 07 luglio 2020
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Le imprese finanziate con l’incentivo “Resto al Sud” hanno già iniziato a ricevere il “contributo a fondo perduto”. Si tratta, in particolare, della misura introdotta dal “Decreto Rilancio” come sostegno aggiuntivo per far fronte alle esigenze di liquidità connesse all’emergenza COVID-19.
Ne dà notizia Invitalia, con il comunicato stampa del 2 luglio 2020.
Contributo a fondo perduto, i beneficiari
Invitalia, con un mese di anticipo rispetto al termine fissato dal decreto, ha effettuato le prime erogazioni per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro alle 90 imprese che a giugno ne avevano fatto richiesta per salvaguardare la loro continuità e non compromettere la loro iniziativa a seguito del lockdown.
Contributo a fondo perduto, benefici
Questo ulteriore incentivo permetterà, inoltre, ai beneficiari di “Resto al Sud”, di realizzare gli investimenti necessari per adeguarsi ai nuovi comportamenti di consumo della clientela, con particolare riferimento alla digitalizzazione dei loro processi produttivi e gestionali: ad esempio l’utilizzo dell’e-commerce e del contactless non soltanto come modalità di pagamento, ma anche di prenotazione e fruizione di un servizio turistico-culturale o eno-gastronomico.
Resto al Sud si conferma, quindi, anche in considerazione dei mutamenti di scenario post Covid-19, un’opportunità concreta non soltanto per avviare nuove realtà produttive, ma anche per riprogettare o consolidare quelle già avviate, consentendo alle stesse di ripartire diversificando il loro sistema d’offerta e rapportandosi al mercato con un prodotto o servizio rinnovato e più competitivo.
- edotto.com – Edicola del 15 maggio 2020 - Contributi a fondo perduto, no al cumulo con bonus 600 – Bonaddio
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