Contributi a fondo perduto per il turismo negli Appennini: domande da giugno
Pubblicato il 04 giugno 2025
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Il Ministero del Turismo ha pubblicato in data 30 maggio 2025 l’avviso pubblico contenente le modalità di attuazione dell’articolo 20 del Decreto legge 9 agosto 2024, n. 113, che prevede uno stanziamento di 13 milioni di euro per l’anno 2024 a favore del comparto turistico delle aree montane dell’Appennino.
L’intervento è destinato a imprese e professionisti operanti nei comuni ubicati all’interno dei comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica, individuati dalle Regioni competenti, che abbiano registrato una significativa contrazione dei ricavi nella stagione invernale 2023/2024 a causa della scarsità di neve. Il contributo, concesso a fondo perduto, sarà erogato in proporzione all’entità delle perdite dichiarate dai richiedenti.
Finalità dell’intervento
La misura intende fornire un supporto concreto agli operatori del turismo localizzati nei territori montani della dorsale appenninica, colpiti da una stagione invernale particolarmente sfavorevole (novembre 2023 – marzo 2024) a causa della carenza di neve.
Attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto, l’intervento mira a:
- compensare le perdite di ricavi subite;
- garantire la continuità operativa delle attività turistiche stagionali;
- promuovere la resilienza economica delle comunità locali;
- sostenere l’occupazione e lo sviluppo sostenibile delle aree interne appenniniche.
Questa iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche nazionali di valorizzazione delle destinazioni montane e di rilancio del turismo invernale.
Soggetti ammessi al contributo
Possono beneficiare del contributo a fondo perduto previsto dall’avviso pubblicato dal Ministero del Turismo le imprese e i lavoratori autonomi attivi nel settore turistico, che operano con sede operativa nei comuni montani della dorsale appenninica, come individuati dalle singole Regioni tramite specifico provvedimento. I soggetti devono appartenere a specifiche categorie economiche, identificate secondo la nuova classificazione ATECO 2025, e risultare attivi alla data di presentazione della domanda.
Tra le attività ammissibili rientrano:
- gestori di impianti di risalita e sistemi di innevamento artificiale;
- noleggiatori di attrezzature sportive per la stagione invernale;
- scuole di sci e maestri di sci abilitati;
- strutture ricettive come hotel, rifugi, B&B, villaggi turistici e campeggi;
- attività di ristorazione situate nei territori montani interessati;
- agenzie di viaggio e tour operator;
- stabilimenti termali.
Per accedere al sostegno economico, i richiedenti devono dimostrare di aver subito una contrazione del fatturato pari ad almeno il 30% nel periodo compreso tra il 1° novembre 2023 e il 31 marzo 2024, confrontata con lo stesso intervallo temporale della stagione 2021–2022. Tale calo dovrà essere attestato con una perizia asseverata, redatta da un professionista abilitato (come un revisore legale dei conti), utilizzando il modello di sintesi fornito dal Ministero nella modulistica ufficiale.
Il possesso di tutti i requisiti richiesti, inclusa la corretta codifica ATECO dell’attività prevalente, dovrà risultare al momento della presentazione dell’istanza.
Modalità e termini di presentazione delle istanze
Le domande per accedere al contributo a fondo perduto previsto dall’avviso devono essere presentate esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo dedicato:
fondo.appennini.2025@pec.ministeroturismo.gov.it.
Alla PEC devono essere obbligatoriamente allegati:
- il modulo di domanda predisposto dal Ministero del Turismo, scaricabile nella sezione dedicata all’avviso sul sito istituzionale. Il modulo deve essere compilato in tutte le sue parti, con particolare attenzione:
- ai dati anagrafici e identificativi del richiedente,
- alla descrizione dell’attività svolta,
- alla dichiarazione dei ricavi/redditi riferiti ai periodi indicati,
- alla quantificazione della perdita subita;
- la perizia asseverata redatta da un professionista abilitato (come un revisore legale), secondo lo schema informativo pubblicato sul sito del Ministero;
- documentazione integrativa richiesta dalla modulistica, tra cui eventuali visure, dichiarazioni fiscali o altri allegati richiesti;
- in caso di presentazione da parte di un delegato, l’atto di delega sottoscritto, corredato da un documento d’identità del delegante.
La domanda deve essere trasmessa dal legale rappresentante dell’impresa o del soggetto richiedente, oppure da un delegato munito di regolare procura. Non sono ammesse altre modalità di trasmissione (come invii cartacei o email ordinarie), né è possibile presentare istanze incomplete o prive della documentazione richiesta, pena l’esclusione.
Il rispetto puntuale dei termini e delle modalità di invio è essenziale per accedere alla procedura di valutazione e assegnazione del contributo.
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