Condominio e diffusione dei dati personali

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Non può considerarsi illecita per violazione della privacy “la comunicazione all'interno della compagine condominiale avente ad oggetto i dati concernenti nell'insieme la gestione condominiale ivi compresi quelli attinenti alle posizioni personali di ciascun condomino”. Ed infatti, nell'ambito condominiale, il trattamento dei dati, nell'osservanza dei principi di proporzionalità, pertinenza e non eccedenza rispetto agli scopi per i quali i dati sono raccolti, può essere giustificato da ragioni di buon andamento e trasparenza.

“Ove vi sia stata una divulgazione di dati personali” - precisa la Suprema corte - “non si realizza necessariamente una violazione della privacy, dovendosi comunque effettuare una comparazione affidata al giudice di merito tra gli interessi coinvolti”.

E' quanto ricordato dai giudici di Cassazione nel testo della sentenza n. 18421 depositata l'8 settembre 2011 con cui è stata ritenuta lecita la condotta di un amministratore di condominio chiamato in causa per aver divulgato un progetto di un ascensore privato di un condomino.
Allegati Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 11 - I dati condominiali perdono la privacy - Tagliolini

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