Conclusi Stati Generali esecuzione penale
Pubblicato il 20 aprile 2016
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Numerosi i personaggi politici ed istituzionali – tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, vari ministri, i Presidenti di Camera e Senato, esponenti delle istituzioni europee, vertici della Corte Costituzionale, del Consiglio Superiore della magistratura, della Corte di Cassazione, avvocati, accademici ed autorità religiose, oltre ai tanti detenuti – intervenuti all’evento conclusivo degli Stati Generali dell’Esecuzione Penale.
Incontro di riflessione su sistema penitenziario
Ampia dunque la partecipazione della società civile, ad esito dell’incontro di riflessione ed approfondimento sul sistema penitenziario italiano (svoltosi in data 18 e 19 aprile 2019 presso l’auditorium della Casa circondariale di Rebibbia), su iniziativa del Ministro della giustizia Andrea Orlando, finalizzato a ridisegnare una pena che sia più vicina al dettato costituzionale ed agli standard europei, che punti ad una condizione carceraria più dignitosa e ad un effettivo reinserimento dei detenuti nella società.
Lo scopo degli Stati Generali – nelle intenzioni del Guardasigilli - sta proprio nel focalizzare l’attenzione della società civile sul funzionamento del sistema penitenziario, in modo che non vadano dispersi i notevoli sforzi normativi e organizzativi condotti da Governo, Parlamento e Ministro della giustizia, mediante l’introduzione di misure atte a superare l’emergenza del sovraffollamento carcerario, per cui l’Italia è finita sotto il mirino della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Tavoli di lavoro per nuova cultura della pena
Così’, durante l’incontro, Orlando ha colto l’occasione per ringraziare i numerosi esponenti intervenuti all'iniziativa, che hanno apportato il loro contributo professionale nei 18 tavoli tematici, il cui lavoro è durato quasi un anno. Trattasi di un lavoro – ha dichiarato il Ministro – di estrema importanza, che, costituendo spunto di riflessione per il legislatore, serve a riformare l'ordinamento penitenziario ed a costruire un modello di esecuzione della pena europeo.
Nel corso dei due giorni di Rebibbia, sono state illustrate le proposte elaborate da detti gruppi di lavoro ed è stato reso pubblico il documento finale, che riassume ragioni ed obiettivi delle scelte adottate, volte a ridefinire una nuova cultura della pena.
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