Concessioni pubbliche, niente reverse

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E’ escluso il meccanismo dell’inversione contabile e, dunque, si applica l’aliquota Iva ordinaria ai contratti stipulati con i propri fornitori da società di progetto che realizzano opere pubbliche. La precisazione è resa dall’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 101 del 18 marzo, in risposta ad un’istanza di interpello avanzata da una società che è impegnata nella costruzione in project financing di una struttura ospedaliera. La concessione di lavori pubblici, a differenza degli appalti, lascia in capo all’impresa esecutrice un rischio economico-finanziario derivante dalla fase di gestione, che costituisce la controprestazione spettante per la realizzazione dell’opera. La risoluzione conclude che i rapporti tra la società di progetto e le imprese affidatarie dei lavori rientrano nella fattispecie dell’appalto e non del subappalto. Pertanto, anche se riconducibili al settore edile, tali rapporti non faranno scattare l’applicazione del meccanismo dell’inversione contabile dell’Iva, prevista all’articolo 17 del Dpr n. 633/1972. I fornitori dovranno così applicare l’Iva ordinaria e il reverse charge potrà essere applicato, invece, a eventuali rapporti di subappalto stipulati dagli stessi fornitori con imprese terze.
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