Commercialisti: guida ai modelli 730 e Redditi PF del 2023

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Commercialisti: guida ai modelli 730 e Redditi PF del 2023

Si propone di essere un utile strumento operativo la guida redatta da Fondazione Formazione, di concerto con quella di Ricerca, dei commercialisti contenente le novità del Modello Redditi Persone Fisiche.

E’ noto che il modello Redditi PF e 730 possono essere utilizzati dalle persone fisiche residenti in Italia per rappresentare al Fisco la propria situazione reddituale.

Alcune novità che connotano i modelli in questione sono:

- la modifica agli scaglioni di reddito e delle aliquote;

- la rivisitazione delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente con l’aumento a 15.000 euro del limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi da lavoro dipendente pari a 1.880 euro;

- la rimodulazione delle detrazioni per redditi di pensione con l’aumento a 8.500 euro del limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi di pensione pari a 1.955 euro;

- la rivisitazione delle detrazioni per redditi assimilati e altri redditi con l’aumento a 5.500 euro del limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e altri redditi pari a 1.265 euro.

La guida della Fondazione Commercialisti del 9 maggio 2023 segnala, poi, l’inserimento di nuovi crediti d’imposta: per erogazioni liberali agli enti del terzo settore, per attività fisica adattata, per accumulo di energia da fonti rinnovabili, per erogazioni liberali a favore delle fondazioni ITS Academy, per bonifica ambientale.

I modelli 730 e Redditi PF 2023 possono essere presentati sia in via ordinaria che avvalendosi della predisposizione della precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Visto di conformità

Oltre che dai responsabili dell’assistenza fiscale (RAF) dei Centri di Assistenza Fiscale il visto di conformità delle dichiarazioni può essere rilasciato dai:

  • dottori commercialisti ed esperti contabili iscritti al relativo Albo;
  • consulenti del lavoro iscritti nel relativo Albo;
  • soggetti iscritti, alla data del 30.9.1993, nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la sub categoria tributi, in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o equipollenti o diploma di ragioneria (costoro non possono apporre il visto di conformità sulle dichiarazioni 730).

ATTENZIONE: Per rilasciare il visto di conformità, i professionisti devono inviare preventivamente all'Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione.

Si ricorda che il visto di conformità apposto sulle dichiarazioni fiscali consente:

  • di garantire ai contribuenti il corretto adempimento di alcuni obblighi tributari;
  • di agevolare l'Amministrazione finanziaria nella selezione delle posizioni da controllare e nell'esecuzione dei controlli di propria competenza;
  • di contrastare il fenomeno legato alle compensazioni di crediti inesistenti;
  • di semplificare le procedure legate alla richiesta dei rimborsi IVA.

La guida stilata dalla Fondazione dei commercialisti offre una panoramica sulle conseguenze legate al rilascio di un visto di conformità infedele.

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