CNF e Cassa Forense: iniziative a sostegno degli avvocati
Pubblicato il 23 marzo 2020
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Il Consiglio Nazionale Forense, nella seduta del 20 marzo 2020, ha assunto alcune iniziative in favore di avvocati e società civile in relazione alla situazione di emergenza epidemiologica da Coronavirus.
CNF: sospeso il contributo dovuto dagli avvocati
Da un lato, ha deliberato la sospensione della riscossione del contributo economico dovuto dagli avvocati al CNF fino al 30 settembre 2020; dall’altro, ha deciso lo stanziamento della somma di 250mila euro per l'acquisto, in accordo con la Protezione Civile, di strumenti sanitari utili per far fronte all’emergenza in corso.
E’ quanto annunciato in una nota diffusa sul sito del Consiglio Nazionale Forense lo scorso 1 marzo 2020, con cui viene spiegato che, a favore dell’Avvocatura, sono allo studio anche ulteriori interventi che verranno deliberati in una imminente seduta straordinaria.
Cassa Forense: ulteriori misure in arrivo
Nel frattempo, Cassa Forense ha inoltrato ai propri iscritti una missiva per fare il punto sulle misure adottate e su quelle che sono attualmente allo studio per sostenere la categoria e reperire risorse aggiuntive.
L’Ente di previdenza degli avvocati, a mezzo del presidente, Nunzio Luciano, ha assicurato, innanzitutto, che verranno quanto prima valutate le numerose istanze giunte da parte di molti iscritti, per conoscere le iniziative che la medesima Cassa intende assumere per attenuare gli effetti della situazione emergenziale da Covid-19.
Verranno verificati, a tal proposito, i profili di sostenibilità economica e compatibilità attuariale, “al fine di adottare i provvedimenti più opportuni ed utili per la nostra categoria, tanto nel breve quanto nel lungo periodo”.
Cassa Forense: DL cura ha discriminato i professionisti
Del resto, la stessa Cassa riconosce come “di fatto il cosiddetto decreto “Cura Italia” ha discriminato i liberi professionisti rispetto ad altre categorie”.
Da qui l’impegno, in sinergia con le altre rappresentanze dell’Avvocatura e delle professioni, a che il Decreto in oggetto venga migliorato in sede di conversione in legge o modificato nell’ambito dei provvedimenti successivi.
Nell’attesa dell’elaborazione di interventi adeguati, Cassa Forense ha quindi ricordato il primo provvedimento già adottato in favore degli iscritti, ed ossia la sospensione fino al 30 settembre 2020 di tutte le scadenze per contributi e adempimenti previdenziali.
Rammentate, a seguire, anche le prime convenzioni realizzate, dal pacchetto di consultazioni mediche da remoto, per chi presenti sintomi riconducibili ad un possibile contagio, alla distribuzione di una card per accedere con sconti a strutture mediche private.
L’Ente di previdenza dei legali ha infine reso noto che, con l'Adepp, “abbiamo un’interlocuzione continua con il governo, al fine di far inserire nei provvedimenti che si susseguono misure più incisive per il mondo delle libere professioni”.
Unisalute: garanzia assicurativa Coronavirus
E per come preannunciato, con comunicato di oggi, 23 marzo, Cassa Forense ha reso nota l’attivazione, con Unisalute e nell’ambito della copertura assicurativa della Polizza collettiva sanitaria, di un’ulteriore garanzia valida per tutti gli iscritti e con onere a carico dell’Ente, riguardante le infezioni da Coronavirus.
La garanzia ha copertura retroattiva, con effetto dal 1° febbraio 2020 e coprirà gli eventi occorsi e diagnosticati da tale data e fino al 31 dicembre 2020.
- edotto.com – Punto & Lex del 12 marzo 2020 - Coronavirus. Cassa Forense sospende i versamenti per tutti gli iscritti – Pergolari
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