CNF e Camere penali dal Guardasigilli sulla durata dei processi
Pubblicato il 21 novembre 2018
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Il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, ha ricevuto ieri, in audizione, i rappresentanti del Consiglio Nazionale Forense e dell’Unione delle Camere penali italiane, convocati per parlare della irragionevole durata dei processi penali, delle relative cause e delle possibili soluzioni.
CNF: necessità di adeguati investimenti e interventi procedurali
All’incontro ha presenziato, per il CNF, il Presidente, Andrea Mascherin, il quale ha ricordato la delicatezza del tema del processo penale, un tema che – ha ribadito – “non può essere oggetto di modifiche legislative episodiche e non sufficientemente ponderate e deve porre al centro, prima di ogni altra, la figura dell'imputato”.
Per quanto riguarda l’efficienza dei processi, Mascherin ha sostenuto che non serve a nulla intervenire con riforme codicistiche se prima non si procede con adeguati investimenti economici riferiti ad organici di magistrati e personale amministrativo, tecnologie, edilizia giudiziaria.
E sul punto, Mascherin ha evidenziato come siano positivi l’impegno annunciato dal ministro della Giustizia in tema di investimenti e la sua rassicurazione di equidistanza tra i suggerimenti che perverranno dalla magistratura e quelli dell’avvocatura.
Rispetto, poi, agli interventi di natura procedurale, il rappresentante del CNF ha accennato:
- all’utilità di individuare dei termini perentori con conseguente estinzione del procedimento, in caso del loro mancato rispetto da parte del magistrato, per le diverse fasi;
- alla non impugnabilità della sentenza di assoluzione;
- al rafforzamento premiale dei riti alternativi;
- a una più razionale e realistica interpretazione della obbligatorietà della azione penale;
- al rafforzamento del ruolo della difesa nel corso dell'intero procedimento.
Per finire, Mascherin ha espresso l’auspicio che sui temi alla base dello Stato di diritto, come sul tema della Giustizia, la politica si convinca a lavorare tutta insieme con progetti di lunga prospettiva.
Unione Camere penali: Commissione di giuristi per affrontare la riforma
Anche l’Unione delle Camere penali, come detto, è stata ricevuta ieri, 20 novembre 2018, dal Ministro della Giustizia.
All’incontro, hanno partecipato il Presidente, Gian Domenico Caiazza e il Segretario dell’Ucpi, Eriberto Rosso.
I due rappresentanti hanno ribadito quelle che, a detta degli avvocati penalisti, sono le cause della irragionevole durata dei processi in Italia, individuando anche le possibili soluzioni di riforma.
La posizione dell’Ucpi è stata dettagliatamente esposta in una nota che, nel corso dell’incontro, è stata consegnata al Guardasigilli unitamente ad una ricerca UCPI – Eurispes del 2008, sulle cause della durata irragionevole dei processi penali.
I penalisti hanno segnalato, in ogni caso, l'esigenza di costituire una Commissione di giuristi per affrontare, in modo organico, il tema della durata dei processi, “intervenendo con serietà e competenza sulle disfunzioni del processo penale, senza indulgere in tentazioni demagogiche e populiste”.
Bonafede: Tavolo di confronto con avvocati e magistrati
Dal suo canto, il Guardasigilli Bonafede ha assicurato, nel corso di entrambe le audizioni, che verrà presto costituito un tavolo di lavoro sulla ragionevole durata del processo, che coinvolgerà avvocati e magistrati.
Il ministro della Giustizia ha, infatti, dichiarato di condividere la necessità di istituire, sul tema, una sede istituzionale di confronto e discussione.
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