Class action per i gestori pubblici

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Con due emendamenti al disegno di legge sulle misure per lo sviluppo, è stata rivista la disciplina delle azioni collettive, sia nel settore privato che nel settore pubblico. Oggi, tali novità saranno sottoposte al vaglio dal Consiglio dei ministri. Per quel che riguarda la Class Action nei confronti delle imprese private, dovrebbero essere confermate la non retroattività dell'azione e la possibilità che la stessa venga avviata da un solo individuo. Tale tipo di azione sarà finalizzata ad ottenere il risarcimento del danno subito. L'azione collettiva nei confronti della pubblica amministrazione, per contro, potrà essere rivolta anche contro i gestori di servizi pubblici, così come espressamente promosso dal ministero della Funzione pubblica. L'obiettivo di questo tipo di azione non sarà il risarcimento economico, bensì il ripristino degli standard di efficienza amministrativa e, in caso di ulteriore inerzia dell'amministrazione dopo una pronuncia che accolga l'azione collettiva, l'autorità giudiziaria potrà procedere al commissariamento per i soggetti inadempienti. Il ricorso, necessariamente preceduto da una diffida all'amministrazione o al gestore, dovrà essere presentato al giudice amministrativo a cui sarà affidata la competenza, in via esclusiva.
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