Certificazione del Prospetto ZES, manuale operativo dei commercialisti
Pubblicato il 13 novembre 2024
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L’11 novembre 2024, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, in collaborazione con la Fondazione Nazionale dei Commercialisti Ricerca, ha pubblicato il nuovo documento “Certificazione del prospetto ZES”. Il documento è stato elaborato per rispondere alla crescente necessità di fornire agli esperti certificatori uno strumento operativo efficace nella certificazione degli investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES), in conformità con l’articolo 3 del Decreto del 17 maggio 2024 della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il documento dei commercialisti, dunque, guida i revisori attraverso tutte le fasi essenziali del processo di certificazione, dalla lettera di incarico alla checklist dei controlli, fino alla redazione della lettera di attestazione e della relazione finale. In questo modo, fornisce un supporto concreto ai certificatori, garantendo la conformità degli investimenti e facilitando l’accesso ai benefici previsti, contribuendo così allo sviluppo economico delle aree target.
Certificazione delle spese nelle ZES per ottenere agevolazioni fiscali
Le Zone Economiche Speciali (ZES) sono state istituite per promuovere lo sviluppo economico nelle aree meno sviluppate del Paese, offrendo agevolazioni fiscali significative agli investimenti che rispettano criteri specifici e le normative vigenti. Per accedere a tali benefici, è essenziale che le spese sostenute siano adeguatamente certificate. Questa certificazione assicura che gli investimenti siano conformi ai requisiti stabiliti e alle leggi in vigore.
Il Decreto Attuativo (DM 17/05/2024) relativo al credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica per il Mezzogiorno (art. 16, DL n. 124/2023) stabilisce che l’effettivo sostenimento delle spese e la loro corrispondenza alla documentazione contabile dell’impresa devono essere attestati tramite una certificazione specifica.
- Per le società soggette alla revisione legale dei conti, questa certificazione deve essere rilasciata dal revisore legale dei conti, come il presidente del collegio sindacale incaricato della revisione.
- Per gli altri soggetti, invece, la certificazione deve essere effettuata da un professionista iscritto al Registro dei Revisori o da una società di revisione iscritta nella sezione A del registro previsto dall’art. 8 del D.Lgs. n. 39/2010.
Sebbene la normativa richiedesse una certificazione specifica, essa non forniva la documentazione necessaria. Con la pubblicazione del nuovo documento “Certificazione del prospetto ZES”, il CNDCEC e la FNC offrono ai revisori uno strumento operativo che facilita lo svolgimento dell’incarico in conformità con l’art. 3 del Decreto del 17 maggio 2024 della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questo garantisce una certificazione corretta e trasparente delle spese sostenute negli investimenti ZES, facilitando l’accesso agli incentivi fiscali previsti.
Cndcec-FNC, scopo e funzioni del documento sulla "Certificazione del Prospetto ZES"
Il documento “Certificazione del prospetto ZES”, redatto dai commercialisti e dagli esperti contabili, si configura come uno strumento operativo essenziale per i revisori coinvolti nella certificazione degli investimenti nelle Zone Economiche Speciali e per le imprese che intendono accedere agli incentivi fiscali previsti. Nato con l’obiettivo di supportare i professionisti nelle attività di verifica e certificazione, il prospetto ZES è un documento che le imprese devono elaborare e presentare alle autorità competenti, dichiarando in modo trasparente e dettagliato gli investimenti effettuati, sia in termini di risorse economiche impiegate sia riguardo alla tipologia di attività sviluppate.
Il documento fornisce una guida chiara e strutturata per i revisori, delineando le diverse fasi del processo di certificazione, dalla formalizzazione dell’incarico tramite una lettera di incarico, alla compilazione di una checklist dei controlli da eseguire, fino alla redazione della lettera di attestazione e della relazione finale di certificazione.
Questo approccio metodico non solo facilita il lavoro dei revisori, garantendo la conformità degli investimenti alle normative vigenti, ma assicura anche una corretta e trasparente certificazione delle spese sostenute, favorendo l’accesso agli incentivi fiscali e contribuendo allo sviluppo economico delle aree target delle ZES.
Le quattro fasi del documento “Certificazione del Prospetto ZES”
Il documento “Certificazione del prospetto ZES” si articola in quattro fasi fondamentali, ciascuna supportata da un documento operativo che standardizza e facilita l'attività del revisore. Queste fasi sono progettate per garantire una certificazione accurata e trasparente degli investimenti nelle Zone Economiche Speciali.
- Ricezione della lettera di incarico
La prima fase prevede la ricezione da parte del revisore della lettera di incarico, firmata dal legale rappresentante dell'impresa beneficiaria delle agevolazioni ZES. Questo documento definisce i termini e le condizioni dell’attività di revisione, delineando le varie fasi del processo di certificazione. Viene indicato l’elenco della documentazione richiesta e la necessità di accesso alle scritture contabili, sottolineando l'importanza della trasparenza e della disponibilità delle informazioni. Questa formalizzazione assicura che il revisore possa affrontare l’incarico con chiarezza e sicurezza.
- Controllo delle spese ammissibili
In questa fase, il revisore verifica l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili secondo l’art. 3 comma 4 del Decreto del 17 maggio 2024 e la loro corrispondenza con la documentazione contabile dell’impresa. Il documento include una checklist suddivisa in tre sezioni:
- Investimenti Generali e Macchinari: controlli relativi a tutti gli investimenti e ai macchinari, impianti e attrezzature varie.
- Realizzazione o Ampliamento di Immobili Strumentali: verifiche specifiche per gli investimenti in immobili strumentali.
- Economia per Immobili e Attrezzature: controlli per chi ha operato in economia nella realizzazione o ampliamento di immobili strumentali, macchinari, impianti e attrezzature.
Questa struttura permette al revisore di effettuare una verifica completa e dettagliata, assicurando che le spese siano conformi ai requisiti normativi.
- Richiesta della lettera di attestazione
Dopo aver completato i controlli, il revisore richiede la lettera di attestazione redatta su carta intestata dell’impresa. Questa lettera conferma formalmente la realizzazione degli investimenti dichiarati e la loro conformità ai requisiti stabiliti dal decreto. Il modello fornito dal CNDCEC assicura che il prospetto ZES riporti accuratamente gli importi sostenuti per le spese ammissibili, in linea con la documentazione contabile. Inoltre, il legale rappresentante dichiara l'assenza di patti di retrocessione o note di credito che possano compromettere l'integrità degli investimenti dichiarati.
- Relazione di certificazione del revisore indipendente
L'ultima fase consiste nella redazione della relazione di certificazione, un documento cruciale per garantire trasparenza e accuratezza nella gestione degli investimenti ZES. Il modello standardizzato dal CNDCEC facilita la corretta applicazione delle normative, richiedendo al revisore di dettagliare le verifiche effettuate, gli elementi probatori acquisiti e confermare l’indipendenza professionale. Questa relazione riassume i risultati delle verifiche, fornendo un parere formale sulla conformità del prospetto ZES e degli investimenti dichiarati, rafforzando l'affidabilità della certificazione e assicurando che le spese sostenute siano correttamente documentate e conformi alle normative vigenti.
Queste quattro fasi interconnesse garantiscono un processo di certificazione strutturato, efficiente e conforme alle disposizioni normative, facilitando l’accesso agli incentivi fiscali per le imprese operanti nelle Zone Economiche Speciali.
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