Certificato medico introduttivo: nuove indicazioni operative

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Facendo seguito ai messaggi n. 4364 del 19 del dicembre 2024 e n. 4465 del 27 dicembre 2024, l’Inps torna a fornite ulteriori precisazioni in merito alla profilazione dei medici certificatori ex decreto legislativo n. 62/2024, necessaria per garantire la qualità e l’affidabilità delle certificazioni mediche precedenti l’avvio delle procedure di valutazione della disabilità.

Vediamo dunque il contenuto del messaggio n. 4512 del 31 dicembre 2024.

Modulo AP110: dove scaricarlo e come compilarlo

Per ottenere l’abilitazione necessaria alla compilazione e trasmissione del certificato medico introduttivo, i medici devono seguire una procedura precisa che parte dalla presentazione del modulo AP110.

Il modulo, disponibile in formato PDF editabile sul sito ufficiale dell’Inps (www.inps.it), deve essere compilato in ogni sua parte, includendo:

• dati anagrafici e professionali del medico;
• dichiarazione relativa ai requisiti richiesti per la certificazione;
• altri dettagli specifici richiesti dal modulo.

Una volta completato, il modulo deve essere firmato digitalmente per garantirne l’autenticità.

Modalità di invio

Il modulo AP110, corredato della firma digitale, deve essere inviato tramite posta elettronica certificata (PEC) alla struttura Inps territorialmente competente.

L’indirizzo PEC può essere individuato nella sezione “Sedi e Contatti” del portale istituzionale.

Una volta ricevuta la documentazione, l’Inps procederà con la verifica e, in caso di conformità, abiliterà il medico all’uso dell’applicativo dedicato.

Accesso ai servizi telematici

Per accedere alla piattaforma telematica dell’Inps dedicata alla compilazione del certificato medico introduttivo, i medici certificatori devono accedere utilizzando uno dei seguenti sistemi di autenticazione:

• SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), con livello di sicurezza almeno 2.
• CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
• CIE 3.0 (Carta di Identità Elettronica).

Applicativo “certificato medico introduttivo - Invalidità civile”

L’applicativo dedicato, denominato “Certificato medico introduttivo - Invalidità civile”, è disponibile sul portale Inps. Attraverso questo strumento, i medici possono:

• compilare il certificato richiesto;
• inserire i dati richiesti dal sistema, tra cui eventuali documentazioni integrative;
• firmare digitalmente e trasmettere il certificato in modo sicuro.

Le indicazioni operative variano a seconda della tipologia di medico certificatore, con specifici requisiti per ciascuna categoria.

Medici del Servizio Sanitario Nazionale (SSN)

I medici che operano presso strutture pubbliche, come le aziende sanitarie locali, ospedaliere o istituti di ricerca a carattere scientifico, devono rispettare l’obbligo di selezionare la struttura sanitaria di appartenenza.

Questa operazione è effettuata direttamente durante la compilazione del certificato, utilizzando le opzioni disponibili nell’applicativo.

Medici libero-professionisti

I medici libero-professionisti, inclusi:

• medici di medicina generale;
• pediatri di libera scelta;
• specialistici ambulatoriali del SSN;
• medici in quiescenza iscritti all’albo;
• medici che operano presso strutture private accreditate,

devono adempiere a due requisiti fondamentali.

1. Dichiarazione di responsabilità: durante l’utilizzo della procedura telematica, è necessario spuntare una dichiarazione che confermi di avere completato o essere in corso di completamento del dossier formativo di gruppo della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici) relativo al triennio 2023/2025. Inoltre, il medico deve attestare il possesso di una firma digitale valida.

2. Requisiti formativi: la formazione professionale è un elemento chiave per garantire la corretta compilazione del certificato e l’allineamento alle normative vigenti.

Compilazione del certificato

A partire dal 1° gennaio 2025, la nuova procedura per la compilazione del certificato medico introduttivo, nell’ambito della fase sperimentale prevista dal decreto legislativo n. 62/2024, prevede dunque una distinzione chiara tra le modalità applicate nelle province pilota e quelle valide per il resto del territorio nazionale.

Fase sperimentale

La fase sperimentale interessa inizialmente nove province italiane, scelte per testare le novità introdotte e ottimizzare il processo prima della sua estensione nazionale. Le province coinvolte sono:

• Brescia
• Trieste
• Forlì-Cesena
• Firenze
• Perugia
• Frosinone
• Salerno
• Catanzaro
• Sassari

Differenze

Per i cittadini domiciliati o residenti nelle province sperimentali, la procedura prevede la compilazione del nuovo certificato introduttivo, che presenta alcune caratteristiche innovative.

• Semplificazione amministrativa: il certificato costituisce direttamente l’istanza per la valutazione della condizione di disabilità, eliminando la necessità di presentare una domanda amministrativa separata.
• Accesso digitale centralizzato: la procedura è interamente gestita tramite l’applicativo INPS dedicato.

Per il resto del territorio, rimane in vigore la vecchia procedura, che richiede:

• la compilazione del certificato introduttivo;
• l’associazione obbligatoria del certificato a una domanda amministrativa separata, da presentare entro 90 giorni.

Il nuovo certificato introduttivo: quali vantaggi?

Il nuovo certificato introduttivo è stato progettato per semplificare e velocizzare la valutazione della disabilità, riducendo i passaggi burocratici per cittadini e medici.

Nelle province sperimentali, il nuovo certificato equivale infatti a un’istanza di valutazione della condizione di disabilità. Ciò significa che:

• il cittadino non è più obbligato a presentare una domanda amministrativa separata;
• la valutazione viene avviata automaticamente al momento della trasmissione del certificato firmato.

Firma digitale

Fondamentale nella nuova procedura è l’obbligo per i medici certificatori di apporre la firma digitale sul certificato introduttivo. Questo requisito garantisce:

• autenticità del documento trasmesso;
• sicurezza dei dati personali e sanitari dei cittadini;
• tracciabilità delle operazioni svolte.