Cedolare secca per locali commerciali con canone variabile
Pubblicato il 26 agosto 2019
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La possibile applicazione del regime della cedolare secca ad un locale commerciale il cui canone di locazione è composto anche da una quota variabile è l’oggetto della risposta dell’agenzia delle Entrate fornita il 23 agosto 2019.
Cedolare secca per locali commerciali
Per l’anno 2019, la legge di bilancio 2019 ha previsto l’assoggettamento al regime della cedolare secca (al 21%) del canone di locazione per locali commerciali con categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 metri quadrati. Tale regime è facoltativo e viene stabilito che, per la durata dell’opzione, non è possibile chiedere l’aggiornamento del canone, inclusa la variazione Istat.
Nell’istanza presentata alle Entrate, si chiede se la previsione di una quota variabile del canone dipendente dal fatturato del conduttore, possa inibire l’applicazione della cedolare secca.
Cedolare secca per locali commerciali anche se il canone è composto da una quota variabile
Le Entrate ravvisano una differenza tra l’aggiornamento del canone di locazione dovuto all’Istat e la previsione di una quota del canone di locazione in forma variabile (nel caso di specie per ricavi superiori ad un milione di euro).
Quindi - viene precisato nella risposta n. 340 del 23 agosto 2019 - legare il canone anche ai ricavi ottenuti rientra nella libertà accordata alle parti di determinare il contenuto del contratto e non integra un aggiornamento del canone a qualsiasi titolo.
In conclusione, è possibile applicare, nel caso prospettato, il regime della cedolare secca.
- eDotto.com – Edicola del 19 luglio 2019 - Cedolare secca per negozi commerciali solo per persone fisiche – Pichirallo
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